Il Cristo secondo CF77/62: il mondo a quelli del mondo

Avete poi chiesto il significato esatto della frase:”Lasciate che i morti seppelliscano i morti”. Vedete, noi dobbiamo sempre cercare di penetrare profondamente il pensiero del Maestro.

Soprattutto considerare che talune cose dette a una creatura acquistano un significato, dette a un’altra creatura acquistano un altro significato.

La famosa frase del Cristo detta all’uomo che lavorava il sabato “Se tu sai quello che fai tu sei un beato”, come abbiamo detto, ha un significato più che profondo perché, in effetti, se l’uomo lavorava di sabato sapendo che questo divieto non era una legge divina, ma era una infrazione alla legge umana, e quindi egli andava oltre la legge umana, comprendendo la legge divina, era un beato. Ma se lavorava proprio con l’intenzione di andare contro la legge umana, senza capire che questa aveva un significato prettamente umano, ma lavorava per arricchirsi, per una ragione, comunque, proprio con la precisa e ferma convinzione di andare contro la legge umana, allora non era più un beato.

Così quando il Cristo si rivolge a colui che voleva che lo seguisse in questi termini: “Lascia che i morti seppelliscano i morti”, non vuol dire che i morti non si debbano seppellire, questo no. Ma vuol dire: lascia a coloro che li amano le cure umane; lascia a coloro che amano il mondo vivere nel mondo, ma voi che non siete più di questo mondo, lasciate questo mondo e seguitemi. Questo è il significato.

Così non si deve pensare, se il Cristo ha dato un  certo insegnamento per i discepoli, che voglia dire un’altra cosa; non si deve credere che i morti, siccome il Cristo ha parlato così, debbano rimanere sulla terra in balia di tutto e di tutti. Quella di seppellire i morti è sempre una pratica igienica, se vogliamo, e sociale, ed è un dovere per tutti. Ma non facciamo di queste pratiche lo scopo della vita; soprattutto quelli che sono pronti per andare avanti, guardino queste cose nella vita con animo distaccato e lascino che gli altri, i quali vivono appunto esclusivamente per esse, se ne occupino. Dali, 4 giugno 1961

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