Infinite connessioni
legano il mio essere al tuo,
ma io non indago più
ciò che mi unisce a te,
chiunque tu sia.
Non mi occupo di questo,
non vado esplorando
né la materia, né l’energia
e nemmeno ho il problema
di dimostrare ciò che sperimento.
Non ho nulla da provare,
non alcun interesse a che tu
condivida la mia comprensione.
Non do’ un valore alla tua comprensione
e non lo do’ alla mia,
posso solo inchinarmi al molteplice
manifestarsi di quella che chiamiamo realtà.
Ma ho compreso che non c’è
alcuna realtà, umanamente intesa.
C’è altro prima del film,
lì appoggia il mio sentire
e mi dispongo come una campanula
alla brezza umida di questa primavera.
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