Ho impressa nella mente la raccomandazione delle guide del Cerchio Firenze 77: “Rimanete semplici e soli”. Ciclicamente mi torna in mente ed è sempre di orientamento.
Il rischio di tutti i giorni, di tutti gli incontri, è quello di credere di avere una qualche funzione, di servire a qualcosa, magari alla vita, di essere strumenti.
Apparentemente è cosi, nella sostanza no. Non so che cosa accade all’altro che mi incontra, ma so quello che accade in me: dopo, ogni volta, qualcosa cambia.
Da qui bisogna ripartire, ogni momento.
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