Qualcosa dentro di te piange e grida ed è travolto dall’arroganza e dalla stupidità che genera queste raffiche di colpi che attraversano e violentano il silenzio della campagna. Gente armata vaga per i campi arati e spara su ignari uccelli stupiti di tanto orrore quanto te.
Altrove il bersaglio non sono uccelli ma uomini, donne, bambini altrettanto inermi ed estranei a questa follia che nasce dall’ignoranza e dalla non comprensione.
Ammutolisci e vorresti scomparire.
Luoghi sacri dell’esistenza abitati da esseri di ogni genere e forma, umani e lontani dall’umano, osservano lo spettacolo del tirocinio dell’uomo sulla strada della comprensione.
La violenza ti scuote fino a farti tremare.
E intanto il cielo si copre di fumo, e tu verso questi imponenti uomini armati,che
si addentrano nelle proprietà altrui vestiti con bandoliera e gambali di gomma,vorresti
gridargli contro, un grido disperato per fermare questo barbaro divertimento che vile, spietato senza tregue prosegue.
Prima dell’alba ti svegli e già senti gli spari e mentre fai colazione ti chiedi: “Che uccideranno? Quale animale sarà stato abbattuto? Quale uccello indifeso avrà stroncato il volo?” Pensi a quel pettirosso che prima era nel tuo giardino, ti auguri che non sia stato colpito da qualche pallino, ecco che senti uno sparo, un altro ancora ininterrottamente… Senti dentro un male che ti travolge. Basta!? Chiudi porte e finestre per non sentire, vorresti davvero scomparire.
Passano le ore,… ti affacci dal terrazzo, ecco il vicino di casa con un gruppetto di amici che parlotta e ride felice, racconta con entusiasmo la sua battuta di caccia, mentre mostra questi esseri morti.
E questi sono uomini che amano il loro cane? Guardano il cielo, ascoltano il vento, sentono il profumo del bosco e l’odore della terra? Ma per piacere!!!
Io vedo solo tanto orrore! Non capisco….non comprendo.
Maria Teresa