Non uso quasi mai questo termine.
Conosco l’esperienza e la proteggo; l”uso e l’abuso quotidiano di esso mi rimandano ad un’intima violazione.
Stamattina ho letto la mail di una persona che frequenta un gruppo del Sentiero: parlava dei suoi processi interiori e di un’intima profonda gioa che da giorni lo invade fino al punto di essere quasi insopportabile.
Nel leggere le sue parole è risuonata in me quella condizione, è stato come se tutto il mio essere si fosse inchinato.
Sono sceso a prendere la legna, ho tolto la cenere ed ho acceso la stufa.
Gesti preziosi e appaganti come tutto può essere. Siamo talmente poco abituati a un simile vivere che ritrovare l’essenza della semplicità, la sacralità di un respiro, ci sembra sorprendente. Grazie ancora per le condivisioni
Che bello!