Muovendoci nel fiume tutti insieme, ieri mattina, ho avuto l’immagine di una spedizione che stava esplorando terre non conosciute.
Da qui gli esploratori. Ma di cosa?
Cosa c’è dietro quell’insieme di forre e massi e acqua al di là della forma? L’assoluto.
L’assoluto che si manifesta nelle apparenti forme del torrente, inteso come il tentativo di esplorare in profondità, sotto livelli e livelli di interpretazioni, l’inscindibile.
Il non conosciuto.
Mentre camminavo han preso forma due haiku.
Il primo è sull’apparente contraddizione delle forme e il ritmo che le pervade:
il gorgoglìo dell’acqua
tra i massi immobili
lo stare senza forma
Il secondo sull’esperienza del radicamento nel fiume:
passi attenti
nel mantenere l’equilibrio
radici che entrano nella roccia