Perché mai venite qui?

Per essere confermati nella vostra identità?
Se è per questo, per favore, non venite, vi farete male.
Non troverete conferme ma solo l’immagine di ciò che vi sembra di essere; quell’immagine, quella rappresentazione cui siete legati in vario grado: non verrà confermata, l’avrete davanti agli occhi e, probabilmente, non vi piacerà.
Vi lagnerete di noi dicendo: Non mi hanno riconosciuto! Non mi sono sentita rispettata! Non mi hanno protetto!
Ci sono tanti luoghi e tante esperienze, perché mai venite qui se ancora non siete stanchi di voi?
Se non c’è quella stanchezza, cercherete ancora conferme e non le troverete; vi sentirete amati ma non confermati, non comprendendo che l’amore induce conoscenza e questa è sguardo su quel che è, svelamento, non commedia.
Se non siete stanchi, verrete qui coperti di armatura appesantendo il cammino comune con i vostri lamenti e le vostre resistenze, il vostro strillare ogni volta che una tessera del mosaico della vostra identità si mostra, non potendola più voi celare agli occhi indiscreti, cattivi, beffardi, dei vostri compagni di viaggio.
Se non siete stanchi di voi, non venite.
Se lo siete, venite sapendo che perderete man mano voi stessi e questo non sarà indolore.

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