L’azione senza pensiero: aderire al ciò che è

Autore: Soggetto, La via della Conoscenza (11)
Se l’uomo arriva al punto nel quale abdica alla mente, ciò che egli esprime è un’azione senza pensiero. Ma l’azione senza pensiero entra in contraddizione con tutta la vostra struttura logica, perché per voi ogni azione è segnata almeno dall’emozione e più spesso dal pensiero che si nasconde dietro l’emozione o che è esplicitamente espresso e conduce ad una certa azione. Eppure l’uomo sperimenta attimi in cui gli sembra di non pensare affatto e di agire come dietro un’onda: sono questi i momenti nei quali l’uomo dimentica di protendersi verso l’esterno e si rifugia nel proprio interno. In alcuni di questi momenti l’uomo agisce senza pensare, semplicemente assecondando qualcosa che sorge dentro di lui e che si esprime in un certo modo, tant’è vero che in questi casi l’uomo poi si domanda: “Ma che cosa ho fatto? Perché e come ho fatto ad agire così?“. Si tratta solo di attimi in cui l’uomo sperimenta l’adesione immediata alla sua profondità, che si esprime in questa per voi strana forma nella quale lui agisce e non pensa, agisce e non sente, agisce e si ritrova poi a chiedersi perché abbia agito. Sono molto rari questi momenti, ma ciascuno di voi, se sta attento alla propria quotidianità, scopre che di quando in quando appaiono. Sono flash, soltanto dei flash, eppure ci sono. Si tratta di trasformare questi flash nella struttura profonda che deve governare ciò che voi non siete.
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