è caldo
e alzarsi dal letto è più facile con la bella stagione.
qui a cabò l’inverno si fa sentire.
è lungo
e lungo il fiume le gelate tardive durano a volte fino ad aprile.
e sono quelle gelate come l’anno scorso
che ghiacciano completamente l’acqua dentro la cariola.
adesso invece sembra che l’estate sia arrivata.
si lavora sotto il sole che brucia e ti ustiona se non metti la maglietta.
e alzarsi presto ha una straordinaria bellezza.
quando fuori è ancora buio,
è notte ma non è così.
già l’aria non sa più di notte.
alzarmi presto mi fa vivere due giorni.
il riposo all’una prima di pranzo chiude una parte della giornata.
dura un’ora ma è rigenerante.
quell’ora rimango sdraiato tra la veglia e il sonno in un limbo.
poi la fame inizia a farsi sentire prepotente e dopo pranzo il giorno ricomincia subito
senza quella sonnolenza che piomberebbe altrimenti dopo mangiato.
oggi seminiamo il cece perché il grano con la stagione piovosa non siamo riusciti a seminarlo.
è una dimensione nuova per me questa terra vissuta con tale intimità.
… grazie davvero, è arrivato fin qui l’odore dell’alba nel buio…
Grazie…