Una comunicazione di Soggetto, via della Conoscenza (29)
La realtà è evanescente come l’attimo, e voi mai cogliete l’attimo perché non amate l’evanescenza, non amate la non corposità, non amate l’aleatorietà ma amate piantarvi, conficcarvi, aderire fino in fondo alle vostre verità e sacrificarvi per le vostre verità, o condurre ogni lotta possibile per quella che pensate sia la verità di quel momento.
Invece la vita conduce al naufragio di ogni vostra verità o di ogni affermazione di voi stessi e vi sottrae il terreno momento dopo momento, proprio quel terreno che voi amate, quel terreno che voi cercate, quel terreno che voi desiderate per voi stessi e spesso per chi amate.
Ma anche questa è un’illusione perché chi amate è soggetto alla vostra stessa sorte, e anche l’amore che lui porta a voi è effimero e caduco come il vento: oggi è, forse domani sarà ancora, ma fino a quando sarà? E che sarà di quell’amore, una volta che si scopre che niente è amore di ciò che voi denominate così, dato che l’amore copre ogni cosa: amore e anche non amore?
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