Le nostre vite parlano

Forse mai come in questa epoca il sapere è stato a disposizione di molti. Le fonti della conoscenza essoterica ed esoterica sono facilmente accessibili nel web, nelle librerie, nelle conferenze.
Per chi ha maturato delle esperienze e delle comprensioni è evidente che questa disponibilità di materiali e di informazioni non risponde che in minima parte alle domande di fondo che l’umano sente bussare nel proprio intimo: questa abbondanza può placare transitoriamente le ansie, può nutrire le menti, può consolare e gratificare ma non può nutrire l’interiore con quel cibo che unico placa la fame.
Qual’è questo cibo? Il senso della vita.
Come si placa questa fame, dove si trova quel cibo? Nelle esperienze, nel quotidiano, nel minuto, nel feriale.
Si può trovare forse anche da soli ma, il più delle volte, lo si trova grazie a qualcuno che con la sua vita testimonia l’averlo trovato: incontrando qualcuno la cui vita testimonia un senso cosciente, consapevole, compreso, manifestato.
Coloro che scendono nella profondità dell’esistere, dei fatti che costituiscono la natura dell’esistere, prima o poi incontrano il senso più profondo di ogni fatto, di ogni accadere: incontrano l’essere.
Alla luce di questa esperienza interiore le loro vite cambiano, divengono semplici, essenziali.
Chi entra in contatto con quelle persone, con quella essenzialità, coglie la differenza tra il sapere e il comprendere, tra il conoscere e il vivere: se vuole può allora indirizzare la propria vita, il proprio cammino esistenziale, in quella direzione.

L’immagine è tratta da: http://www.tralci-niklima.com/2013/03/26/una-storia-le-tre-domande/


 

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1 commento su “Le nostre vite parlano”

  1. Nel sentire condivido parola dopo parola, quell’essenzialità, il semplificare, quello stare nel piccolo e rendergli grazie. Rendere grazie all’incontro che testimonia e svela il Senso

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