Una parola in meno, un silenzio in più.
Alcuni di noi hanno la necessità di dire e di fare e quando questa è un’esigenza di completamento della propria rappresentazione, del proprio personale diritto a dire “io” non c’è nulla da eccepire.
La stagione della propria centralità non dura per sempre e, quando si è dei buoni osservatori, si comprende quando la propria è finita, o volge al termine.
Allora in casa, in ufficio, nelle amicizie possiamo cominciare a coltivare una discrezione e a limitare l’esposizione del nostro esserci.
Quante volte con i figli, con il partner, con i colleghi possiamo fare a meno di una parola, di un commento, di esprimere un’opinione? Molte, credo.
Possiamo semplicemente tacere e rimanere leggermente defilati senza essere assenti.
Chi tace non è necessariamente assente, c’è un silenzio pieno di presenza perché intriso di discrezione e di consapevolezza che non si è indispensabili e si può lasciare il campo all’altro senza che la propria presenza venga meno.
Nasce nel nostro intimo un silenzio frutto di un atteggiamento meditativo a lungo coltivato, di consapevolezze e comprensioni sedimentate e giunte a maturità.
Si può tacere e proteggere quel silenzio sapendo che è un dono per noi e anche per il nostro prossimo.
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Hai ragione Luciana! Capita spesso di aprir bocca per un’esigenza del tutto identitaria. Prima però non ci facevo neanche caso, era normale dare corso a quella che non percepivo neanche come rappresentazione. Ora quanto meno quando succede ti dici: “Ci sei cascato ancora una volta!” E a volte riesci a vederti prima che accada.
Dono grande il saper tacere, e grande conquista!
La voglia di protagonismo ancora prevale, e ci si accorge, quando va bene un attimo dopo aver aperto bocca, che forse…era preferibile tacere, che in realtà non abbiamo aggiunto nulla perchè nulla avevamo da aggiungere, che tutto è partito dalla nostra necessità di affermarsi, di far sentire a noi stessi, prima che ad altri, che ci siamo, dalla nostra insicurezza.
Lungo è il cammino, ma, un passo dopo l’altro, avanziamo nella scoperta di sè.