Tutto parla di noi e ci svela, ma fino a quando?
Finché in ciò che viene scorgiamo un segno, un simbolo intelligibile.
Viene un momento in cui ciò che viene è muto: non svela se non ciò che è già stato svelato, non parla se non di ciò che è già stato udito.
Il parlare e l’agire degli altri sempre ci coglie e ci interroga ma, a volte, o ad un certo punto, quell’impatto è lieve e subito si smorza.
Quella lezione l’abbiamo appresa: una parola viene e va, un fatto si presenta e scompare, il messaggio non è più per noi.
Il postino passa, mostra le lettere ma non sono per noi.
Sempre il postino passa e la vita bussa, ma viene il giorno che non ci riguarda.
Fino ad allora tutto ci interrogava e ci inquietava, eravamo il centro di smistamento di tutta la posta, cantava il nostro ego.
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