Nell’ottica duale e separativa, ci sono io, ci sei tu, ci siete voi e tra noi c’è di mezzo lo spazio, il tempo, le vite separate l’una dall’altra.
Nella logica unitaria del sentire, tutto questo non c’è, è superato nell’esperienza della relazione esistenziale.
Al centro c’è la relazione, il fluire senza fine di dati tra coscienza e coscienza, tra coscienza ed identità.
La logica unitaria è simile ad una rete internet immensa in cui tutti i dati vengono scambiati e dove le prossimità di sentire convergono in hub specifici costituendo piccole isole akasiche, isole di sentire di coscienza.
Questo sito, per intenderci, è una piccola isola di sentire di coscienza nella quale confluiscono coloro che vibrano consapevolmente, o inconsapevolmente, con i contenuti proposti.
La vibrazione dei sentire può essere all’unisono, o parziale, ma è certo che nessuno di coloro che non ha un sentire prossimo a quello che qui vibra, si ferma a a indugiare sui nostri post.
Quando io scrivo, non scrivo a voi: viene compiuto il gesto del comunicare un sentire ad altri sentire attraverso lo scrivere.
Le parole che voi leggete, sono il simbolo e l’incarnato di un sentire.
Mentre leggete, il vostro sentire e quello di chi scrive, se comprendete quello che è scritto, sono in comunione perfetta.
Se non lo comprendete, non c’è comunione, quello che leggete vi può interessare ma non c’è comunione di sentire.
Potrei dire che internet è uno strumento efficace delle coscienze perché permette all’umano di affrancarsi dal tempo e dallo spazio e mette in relazione sentire incarnati dispersi nel pianeta.
In questa chiave interpretativa, voi capite che la discussione tra relazione virtuale e reale non ha molto senso: l’unica relazione vera è quella tra sentire e non conta a che distanza fisica avviene, conta quanto è prossimo il sentire di coloro che si relazionano.
Questo sul piano del sentire, poi è naturale che sul piano delle identità l’umano debba trovare un equilibrio tra la relazione virtuale e quella in presenza.
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Non avevo mai riflettuto sull’importanza di Internet in questo senso. Ho sempre prediletto i libri come condivisione di visioni ed ora posso dire di “sentire”. Ma oggi certamente internet rende immediata questa condivisione.
Grazie!
Grazie robi!