Il solo avviarsi del processo del dare già ci libera.
Più il processo si consolida e diviene non solo intenzione, non solo pensiero ma si veste di affetto, di emozione e, infine, culmina nell’azione, più sentiamo realizzarsi la nostra vera natura e l’autentico scopo del nostro esistere.
L’amore è sostanza dell’essere e del divenire, l’alfa e l’omega delle nostre vite e ora assume la forma del ricevere, ora del dare; ora del sì, e ora del no; in un momento quella dell’esserci, e in un altro quella dello scomparire.
L’umano non ha difficoltà a prendere, ma non è un prendere sano perché è mosso dalla sua egoità.
Ha difficoltà a dare, e anche in questo c’entra la sua egoità.
Quando viene una stagione nuova nel sentire, quella che tutti perseguiamo, il prendere e il dare non sono che due volti dell’amore. la porta dell’essere è aperta in entrambe le direzioni, prendiamo e doniamo con la stessa naturalezza e nella gratuità a noi possibile.
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consapevole che non sempre riesco ad esprimere con il giusto equilibrio questo dare ed avere, confido nella saggezza della Vita!
Sottoscrivo quanto affermato da Paolo.
Mi viene in mente quella antica frase che dice che spinti dall’amore si agisce “senza sforzo”…
È la legge della reciprocità delle cose. Grazie!
Grazie!
È la legge che regola l’universo, anche se ad uno sguardo superficiale non sembrerebbe
Specifica che amplia il quadro e lo rende ancora più chiaro!
Grazie!