Utilizziamo due strumenti per accompagnarvi nel quotidiano: questo sito, Il Sentiero contemplativo, e il sito Cerchio Ifior.
I contenuti pubblicati su Cerchio Ifior provengono da un ampio e approfondito insegnamento e si occupano prevalentemente della sfera della conoscenza di sé e dell’essere della realtà, con particolare attenzione alle dinamiche dell’Io, alla natura della coscienza e alla relazione tra i due.
Ci occupiamo della pubblicazione dei contenuti del Cerchio Ifior perché pensiamo che siano fondamentali per la formazione di un nuovo paradigma del reale e della stessa via interiore: quell’insegnamento è tale da ridisegnare l’intera antropologia umana e da ridefinire lo scopo e il senso dell’esistenza di ogni essere.
È dunque la base necessaria per affrontare l’avventura del vivere e, per coloro che sono pronti a quel passo, per andare oltre sé.
I contenuti di questo sito, Il Sentiero contemplativo, si muovono in una direzione diversa: qui ci interessa focalizzare alcuni aspetti della via interiore propri della dimensione del divenire e della dualità, ponendoli in continua relazione con la dimensione dell’Essere, dunque con quell’essere-oltre-sé, oltre la soggettività, oltre il condizionamento, disponendosi e formandosi ad una visione e ad una esperienza unitaria di sé e del reale.
Molto di ciò che viene pubblicato in questo sito riguarda l’esperienza contemplativa ed unitaria: questi contenuti vogliono indicare la strada, l’orizzonte verso cui ciascuno di noi guarda, almeno quelli di noi che hanno maturato il sentire necessario per coltivare quello sguardo.
Questo sito, inoltre, parla ad una comunità precisa di persone, oltre che ad un numero indefinito di lettori: esso si rivolge primariamente ai membri della Via del monaco, a coloro che dedicano la propria vita al processo di unificazione consapevole, e molto del discusso e del proposto è messaggio diretto a queste persone.
Essendo la via di unificazione universale, ciò che viene detto ad alcuni vale senz’altro per molti e dunque, ciò che viene pubblicato in queste pagine, ha certamente un valore diffuso.
Nel complesso ci muove una spinta interiore al servizio: mettervi a disposizione vari livelli ed ambiti di possibilità, affinché possiate formarvi compiutamente e abbiate a disposizione gli strumenti per procedere nella vita con la minor fatica possibile: ciò che vi offriamo sono delle fonti serie ed affidabili da cui potete attingere con fiducia e serenità, e una esperienza di ciò che discutiamo che appoggia su decenni di vita a questo dedicati.
Questa è l’intenzione: essa passa, naturalmente, attraverso il nostro limite del quale saprete certamente fare la tara.
Il nostro augurio è che tutto ciò vi sia utile nel cammino incontro a voi stessi, così come è utile a noi, nel cammino incontro a noi stessi.
Novità dal Sentiero contemplativo: se vuoi, iscriviti alla community
Dopo aver avvicinato con interesse queste pagine (da oltre 20 anni studio i libri del cf77) sono felice che qualcuno tratti queste argomentazioni basilari. Tuttavia, non capisco la necessità di raccogliersi in contemplazione. I Maestri del cerchio firenze insegnano ad applicare nella vita concreta l’auto-osservazione. Insegnano chiaramente ad AGIRE. Da “poco e da vicino”. Non da isolati e da lontano. Non è necessario un eremo per praticare l’auto-osservazione o la contemplazione. Anzi tutt’altro.
A Gianluca
Come tu sai, Gianluca, le strade di Dio sono infinite..
L’insegnamento del CF77 e del CI, per fare solo due esempi, è essenzialmente fondato sulla logica: chi scrive ha un saldo ancoraggio nella logica, ma ha anche una vocazione mistica, ecco perché ciò che propone comprende anche l’esperienza e la pratica meditativa e contemplativa.
Le menti pensano che la mistica sia in opposizione alla logica; che la contemplazione sia avversa alla relazione; che l’eremo sia essenzialmente solitudine, quando è innanzitutto comunione.
Certo, CF77 e altri consigliano di stare nel mondo e di fondare il cammino sulla relazione: non so, Gianluca, se puoi immaginare quanto vivida sia la nostra relazione col mondo e quanto, noi come tutti, impariamo da essa.
Ma c’è relazione e relazione, con diversi gradi di coinvolgimento e di intensità: noi abbiamo scelto ciò che ci era possibile, non essendoci un modo giusto e opportuno per tutti.
Se hai modo di dare una occhiata al nostro sito vedrai che parliamo spesso di eremo e cenobio, e questo perché a fianco dell’esperienza dell’eremo abbiamo collaborato all’edificazione del cenobio, ovvero di un ambito specifico di relazione..
Grazie Roberto, sono tanti gli strumenti che ci fornisci, ora sta a noi usarli per maturare una consapevolezza che apra a spazi sempre più ampi di sentire.
Buon cammino unitario, grazie
Grazie, Roberto!
Grazie
Ritengo l’accompagnamento nel quotidiano molto importante per NON DIMENTICARE l’intenzione comune e personale. Mi accorgo dell’importanza del ripetere e rileggere alcune considerazioni, alcune indicazioni o direzioni, anche se detti e ridetti e letti e riletti.
Ogni volta sono rinnovatori di energie, come un buon concime.
In effetti….c’è di che ringraziare!
Grazie
Non posso che esprimere anch’io un grande senso di gratitudine.
Grazie.
Grazie
Grazie Roberto! È chiaro
Grazie Roberto
Ringrazio
Essere accompagnati…è l’intenzione che muove il saggio genitore e io qui mi sento figlio!
Grazie
Dico grazie con la consapevolezza di dirlo non ad altro da me, ma alla vita di cui io sono riflesso e parte.
Namaste’
Mi inchino e ringrazio, in senso assoluto non duale!!