Se mi fermo a osservare e ad ascoltare, vedo il fiume ininterrotto di pensieri, di emozioni e sensazioni. Se li lascio scorrere senza trattenerli, affiora la percezione di uno strato più profondo, silenzioso e vasto.
Quello strato non ha la definizione attribuibile al pensiero e all’emozione, non è qualificabile, né definibile: è vastità, è unità, è compassione. Stati di sentire che non hanno contorni e non abitano recinti, non afferrabili dalle menti eppure inequivocabili nella loro apparente inconsistenza e irriducibilità.
La consapevolezza può abbracciare simultaneamente il flusso dei pensieri e delle emozioni, e quegli stati di sentire: più la coltivo, più è facile da realizzare, più l’esperienza è reale.
Allora posso operare nel mondo, fare, pensare, confliggere e sempre quella consapevolezza è presente, in filigrana, eppure vivida, inequivocabile.
Affinché questa consapevolezza simultanea di due livelli di esistere possa essere percepita, è necessario:
– che io la ritenga possibile;
– che mi eserciti senza sosta nello sperimentarla, sapendo che per molto tempo i risultati mi sembreranno sconfortanti.
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Comprendo quanto importante è l’allenamento, nello sperimentare la consapevolezza simultanea.
Grazie
“La consapevolezza può abbracciare simultaneamente il flusso dei pensieri e delle emozioni, e quegli stati di sentire: più la coltivo, più è facile da realizzare, più l’esperienza è reale.”
Occorrono fiducia, costanza, perseveranza.
Grazie.
La consapevolezza può abbracciare simultaneamente il flusso dei pensieri e delle emozioni, e quegli stati di sentire:
Avanzando l’ osservazione si fa più attenta, fino a sentire l’odore dei dettagli
Mi rimane per lo più naturale non dar rilevanza ai pensieri che scorrono se non sono colorati da qualche emozione (sempre più sporadica a dire il vero).
In questo caso sono consapevole della piattaforma di sentire che sta alla base.
Più difficile rientrare quando sorge una emozione (vedi rabbia). Tuttavia mi sono sorprendentemente accorta che queste emozioni hanno la durata di un fuoco fatuo.
L esercizio meditativo, per poter risiedere nello stato che tu descrivi, come dice nati, è fondamentale.
Le tue parole riportano l’attenzione sull’importanza della meditazione, alla costanza e alla fiducia.
Le ultime righe aprono alla speranza che,ciò che descrivi, è a tutti esperienza accessibile.
Penso di comprendere cio’ che viene descritto.
Affinare senza fine…
Lasciar fluire i pensieri per poi coglierne lo spazio vuoto