Tu sei il ridere e il piangere,
l’imparare e il cristallizzarsi,
lo stare e il fare.
Io sono la Tua ombra,
con Te mi muovo e con Te sto,
con Te imparo e con Te mi ottundo,
con Te rido e con Te piango.
Non si può separare l’ombra dall’umano:
questi, in quanto tale,
come fatto contemplato,
è il Reale;
l’ombra, l’interpretazione di sé,
inseparabile dall’accadere dell’umano,
il fittizio irreale, eppure,
nel suo accadere adesso,
anch’essa Reale.
Nella contemplazione del Reale,
della realtà come fatto, dunque,
l’umano e la sua ombra,
essendo quel-che-sono,
testimoniano pienamente l’Essere.
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Il Sentiero contemplativo, Cerchio Ifior
Sembri lontano ma… ti sento così vicino.
Tutto e’ rivelazione.
Ancora di più si evidenzia, quanto sia inutile la visione duale.
Tutto è Uno.