Ciò che la mente ci nasconde: vita, gratuità, amore

Di seguito pubblico la presentazione dell’ultimo libro della via della Conoscenza: Ciò che la mente ci nasconde: vita, gratuità, amore. È un libro che raccoglie la sostanza dell’approccio, e che attraverso una formulazione sintetica lo rende accessibile anche a coloro che non hanno modo di affrontare i libri e le dispense trasmesse in tanti anni.

La sezione del sito dedicata alla via della Conoscenza, con i libri e i video.
Qui tutti post per comprendere le basi della Via della conoscenza.
Un approfondimento della via della Conoscenza: Scomparire a se stessi.

I post relativi al libro sono identificati così: [P]=Prefazione. [V]=Vita. [G]=Gratuità. [A]=Amore.

Indice del libro
Prefazione: il contenuto del libro  

1. La Vita, vista nella sua natura profonda, svela l’insondabile gratuità nel relativo
La vita è continua novità, perciò ciò che accade è irripetibile.                
Limite e non-limite. La vita vista come funzionale al concetto di evoluzione.
L’impersonalità e l’indicibilità della vita.
Il tempo della mente e il tempo della vita.
Perché l’uomo elabora un proprio concetto di ordine.
La vita è unità nello scorrere dei frammenti.

2. La Gratuità
Gratuità: azione senza connotazione.
Gratuità: non è un’elargizione divina per farvi evolvere.
Gratuità: la disconnessione.
Gratuità: gli stati e la disconnessione.
Gratuità: gli stati e le contraddizioni.     
Gratuità: le sollecitazioni che incontrano stati interiori.
Gratuità: ordine, caso e sballottamento.
Gratuità: sballottamento nel gioco della vita.
Gratuità: il sistema d’ordine si basa su connessioni messe in crisi dalla disconnessione.
Gratuità: l’uomo e il magma al suo interno.
Gratuità: il contro-processo fa nascere il dubbio che apre al fascino.
Gratuità: un ordine sconosciuto.

3. Amore 
L’amore visto come donoIl dono è il farsi dell’azione.
L’azione-dono trascende l’azione compiuta dall’uno e dall’altro che solo insieme sono complete.
Pensieri ed emozioni sono parte integrante di quella tipica forma di azione.

4. Il saluto del Maestro


La presentazione del libro: Ciò che la mente ci nasconde: vita, gratuità, amore

(Le evidenziazioni nel testo che segue sono del redattore, non degli autori)
A tutti coloro che hanno già avuto contatti con la via della Conoscenza, ma anche a chi la incontra per la prima volta, che cosa possiamo dire di questa via che non conduce da nessuna parte e che mai si lascia afferrare? Possiamo dire che subito, nell’incontrarla, si pensa di trovarsi di fronte ad un percorso che conduce ad una ‘conoscenza’ più elevata. Ed allora ci si dice: “Finalmente sono giunto! Seguendo questo sentiero, posso arrivare alla conoscenza ultima, quella più profonda, di cui riempirmi ed attraverso cui migliorarmi per progredire”.

Chi, in fondo, non l’ha pensato, anche se in modo non del tutto chiaro, magari un po’ velato? Questo, perché non si era – e forse ancora non lo si è – consapevoli dello ‘specchietto per le allodole’ che ci ha attirato, ed ancora ci attira, stuzzicando in noi la speranza di riconfermare il nostro ‘io’, stuzzicando il desiderio di continuare a riempirci di concetti sempre più ‘profondi’ ed ‘evoluti’ e stuzzicando il bisogno – innato in chi percorre una via interiore – di giungere, finalmente, ad una meta finale. Ma laddove c’è una ‘conoscenza’, c’è il proprio ‘io’, e la via della Conoscenza nega ogni individualità.

Che cos’è, allora, la via della Conoscenza per le voci dell’Oltre che ce l’hanno proposta? Lo esprimiamo, seguendo le loro parole.

Non è un insegnamento, non è un processo di apprendimento, non è un percorso concettuale, non è una dottrina di cui riempirsi per giungere a quella ‘conoscenza’ tanto desiderata.
È unicamente il contro-processo dei processi della propria mente, e il nome con cui ci è stata presentata è semplicemente un trabocchetto dialettico per portarci a capire che l’unica conoscenza possibile per l’uomo è quella della non-conoscenza.
L’unica verità che è possibile conoscere è l’inconoscibilità di ciò che circonda ogni essere.
Attenti, chi vuole giungere alla conoscenza, lo fa attraverso il proprio ‘io’, altrimenti non si parla di conoscenza, ma di riconoscimento dell’inconoscibilità.

Seguendo le loro parole, possiamo quindi dire che questa via non è una via, ma è un contro-processo che continua a riproporre e riaffermare la non-conoscenza nei confronti dell’esistenza, o della realtà, o della vita, o del Divino, comunque di tutto ciò che ci sovrasta, che ci trascende, che mai ci riguarda e che è in sé inconoscibile e inafferrabile per chi utilizza lo strumento della mente, con cui noi umani tentiamo di svelare il mistero che ci circonda.

In chi lo comprende, muoiono le domande, le pretese e le scommesse, quelle volte a capire ed affermare la propria unicità nell’esistenza, ma anche quelle volte a svelare il mistero che avvolge la realtà.
Perché tutto quello che ci riguarda, e su cui porre la nostra attenzione, è il quotidiano del giorno dopo giorno, della concretezza dei gesti e degli incontri.
Tante sono, invece, le nostre domande: “Chi sono? Chi sono stato? Chi sarò? Perché sono qua? Chi mi ha preceduto? Dove andrò?” La risposta che qui troverete è che nella realtà tutto è già, perfetto così com’è.
Lo scoprirete inoltrandovi nella lettura dei brani che vi presentiamo e che vi svelano che ciò che sovrasta l’uomo è in sé negazione di ogni pretesa di ‘individualità’ e di ‘conoscenza’.

Ma, allora, perché ci si affascina della via della Conoscenza? Perché c’è curiosità e stanchezza. Perché è sorto un dubbio a scalfire le certezze; perché i vecchi concetti hanno fatto il loro tempo e si cerca qualcosa di diverso; perché le solite domande non trovano risposte soddisfacenti e le risposte di un tempo non bastano più.

Procedendo nella lettura, si incontreranno termini come indistinzione, impermanenza, effimero, gratuità, ciò che è, impersonalità, accadere, piccolo del piccolo, sfilata, ed altri ancora.
Sono anch’essi concetti che, però, vengono utilizzati per mettere in crisi e poi creare le basi per un progressivo svuotamento dei concetti di cui ci riempiamo, ma anche per favorire degli inceppamenti nei nostri processi mentali.
Lasciateli entrare così come bussano e sussurrano, senza dar loro importanza, senza ingigantirli, senza issarli come nuovi vessilli o profonde verità, altrimenti vi ritroverete a vivere i soliti inganni di una mente che vuole ritradurre tutto secondo vecchi schemi.
Lasciateli entrare, e scaveranno un vuoto, perché il silenzio di cui parla la via della Conoscenza è il vuoto mentale.

Chi siamo noi, che scriviamo questa presentazione, noi che abbiamo in passato ascoltato direttamente le voci dell’Oltre? Semplicissimi spettatori di ciò che si è presentato davanti ai nostri occhi e che ci ha coinvolto e stravolto, ma che non ci appartiene, che ci sovrasta e che mai sarà nostra ‘conoscenza’.
È semplicemente accaduto che venissero casualmente coinvolte alcune persone, come osservatori ma anche come menti da provocare perché si palesasse la loro reazione. Ma fra chi ha interagito allora e chi sta avvicinandosi ora non c’è alcuna differenza. Le differenze le crea la nostra mente.

Vi proponiamo, in ultimo, un suggerimento nell’affrontare la lettura dei brani e dei libri sulla via della Conoscenza che abbiamo raccolto qui, volendo dare anche ad altri la possibilità di leggerli e di riflettervi.
Accostatevi, senza la pretesa di trattenerli, di riempirvene, di metterli in pratica e di utilizzarli per una vostra progressione interiore.
Quel che le voci dell’Oltre ci hanno portato non sono degli insegnamenti, non sono nuovi contenuti per le nostre menti, non sono concettualizzazioni da afferrare e utilizzare nel cammino interiore. Sono paradossi, sono provocazioni o sono fascinazioni, comunque sono negazioni dei nostri processi conoscitivi e concettuali.
Non hanno alcuno scopo: né di modificarci e né di farci evolvere. Creano semplicemente dei piccoli vuoti dentro il pieno della nostra mente. Ed è lì che la vita parla.


Il canale Telegram di Eremo dal silenzio
Per rimanere aggiornati su:
Il Sentiero contemplativoCerchio Ifior


Sottoscrivi
Notificami
guest

8 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
Vedi tutti commenti
Roberta I.

“Non hanno alcuno scopo: né di modificarci e né di farci evolvere. Creano semplicemente dei piccoli vuoti dentro il pieno della nostra mente. Ed è lì che la vita parla.”
Grazie!

Luana D.

Nulla da trattenere.

Paolo Carnaroli

Il divenire è illusione. Può giungere la resa.
Grazie

Anna

“L’unica conoscenza possibile all’uomo e la non conoscenza ”
Essenziale!!

Samuele

Mi lascerò attraversare da questi scritti. Grazie.

Leonardo

Affiorano le parole: “mettere sotto scacco le pretese della mente”.
Grazie.

nadia

Vengono alla mente le parole di Baba riferite alla Verità: inafferabile come l’acqua del mare, inafferabile come il soffio del vento….grazie!

Luca

Perfetto

8
0
Vuoi commentare?x