Vivere si sostanzia:
– nel divenire, come atto d’obbedienza senza fine a ciò che sorge nel sentire;
– nell’Essere, come consapevolezza di ogni stato dei vari corpi e piani che semplicemente È nella sua essenza originaria;
– nel superare la tensione tra divenire ed Essere, come vita priva di ricerca e di finalità, di scopo: semplice accadere.
Quella consapevolezza che chiamiamo col nostro nome riassume/contiene in sé/interpreta queste condizioni simultanee: in questa complessità simultanea ci appare d’essere.
Aldilà di quello che ‘ci appare d’essere’, aldilà della danza simultanea di Essere e divenire, c’è questo stato che possiamo solo definire come Ciò-che-È, meravigliosa condizione.
Il canale Telegram di Eremo dal silenzio
Per rimanere aggiornati su:
Il Sentiero contemplativo, Cerchio Ifior
Ciò-che-È … rivela i dettagli del vivere.
Non mi è chiara la terza “sostanzialità:
“nel superare la tensione tra divenire ed Essere”.
Non è già compresa nella seconda?
A Leonardo
1- il divenire nella nostra esperienza, definizione
2- l’Essere nella nostra esperienza, definizione
3- il superamento della dicotomia Essere/divenire: questo è il centro, il focus che tutto riassume.
Arrendersi alla Vita ad ogni respiro.
essere e divenire due faccie della stessa medaglia…
non puo’ coesistere L’uno senza l’altro…
Semplicemente grazie, per questi pensieri che costantemente ci rammentato la direzione e la presenza.
Ciò che È, è sempre acessibile, dipende dal nostro sguardo la possibilità di coglierlo o meno.