Il vostro modo di concepire l’amore è considerarlo come un dono che parte da voi e arriva all’altro, e questo vi porta a credervi il punto di riferimento del dare amore, anche se poi vi raccontate che, quando donate, è l’altro il vostro punto di riferimento.
La prospettiva del tutto nuova, che vi stiamo proponendo, è quella di considerare solo l’azione, per scoprire come l’uno e l’altro dei due soggetti siano solo occasione all’imporsi dell’azione-dono, e che, come conseguenza logica, il dono non appartiene né all’uno, né all’altro.
Siamo arrivati a capire che, nel contro-processo, il concetto di dono viene svuotato di tutto quel carico di ragionamenti e di emozionalità che riguarda voi e l’altro. L’amore, visto come dono, nega la vostra abitudine di attribuirvi l’azione, non riconoscendolo per quello che è: un’offerta gratuita che mai ha a che fare con un qualcuno, né come donatore e né come ricevente. È semplicemente un’occasione che ora sorge da una parte e ora sorge dall’altra, indifferentemente e gratuitamente.
L’amore-dono – nell’ottica della casualità con cui la vita si esprime – è la rappresentazione di un moto che prima muove i suoi passi, poi può tornare indietro, oppure può bloccarsi, poi ripartire con slancio, o magari percorrere una strada diversa. Osservato senza l’introduzione di un ‘io’ e di un ‘tu’ è un moto immotivato che si costituisce implicando due azioni non disgiunte che, nell’incontro, danno vita a un’unica azione che in svariati modi, imprevedibilmente, dà forma a una differente tipologia di azione, non assimilabile alle altre, che dà movimento all’amore come gratuità.
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In merito alla via della Conoscenza: quel che le voci dell’Oltre ci hanno portato non sono degli insegnamenti, non sono nuovi contenuti per le nostre menti, non sono concettualizzazioni da afferrare e utilizzare nel cammino interiore. Sono paradossi, sono provocazioni o sono fascinazioni, comunque sono negazioni dei nostri processi conoscitivi e concettuali.
Non hanno alcuno scopo: né di modificarci e né di farci evolvere. Creano semplicemente dei piccoli vuoti dentro il pieno della nostra mente. Ed è lì che la vita parla.
Per qualsiasi informazione e supporto potete scrivere ai curatori del libro: vocedellaquiete.vaiano@gmail.com
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Indice dei post estratti dal libro e pubblicati
Abbreviazioni: [P]=Prefazione. [V]=Vita. [G]=Gratuità. [A]=Amore.
Le varie facilitazioni di lettura: grassetto, citazione, divisione in brevi paragrafi sono opera del redattore: i corsivi sono invece presenti anche nell’originale.
Siamo occasioni affinché l’Amore accada, che ne siamo consapevoli o no.
Quindi dono è l’incontro di due azioni il cui risultato esula dall’intezione di chi apparentemente dà e sa chi apparentemente riceve.
Puro moto, puro gesto, pura azione.
Siamo strumenti, canne al vento.
Un pretesto che permette all’Amore di manifestarsi.
Ogni cosa è oltre me.
Non so nulla.