8. Quando i buddha sono veramente buddha, non si portano dietro la cognizione di essere in se stessi buddha.
諸仏のまさしく諸仏なるときは、自己は諸仏なりと覚知することをもちゐず。
Shōbutsu no masashiku shōbutsu naru toki wa, jiko wa shōbutsu nari to kakuchi suru koto wo mochiizu.
Shōbōghenzō Genjōkōan, di E. Dōgen, traduzione inedita dal giapponese e commento di Jiso Forzani, con testo giapponese originale e traslitterato con la pronuncia.
- → Contemplare il paradigma del Cerchio Firenze 77:
non un commento ma delle contemplazioni attorno ai fondamenti dell’Essere e del divenire. - Eremo dal silenzio, tutti i post dei siti
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Lo stato buddico, ovvero il vivere e sentire l’unità, non è accompagnato dal raggiungimento di chi sa quali “poteri” o “capacità”. La ferialità e la banalità accompagnano questa dimensione, non serve altro.
Questo lo posso comprendere, tuttavia come riconoscere se le tue giornate sono attraversate da Amore anche quando sei distratto, arido, insoddisfatto?
Quando i mostri sono veramente mostri sempre si portano dietro questa cognizione?