12. Scordarsi di sé è essere inverati da tutte le cose. Essere inverati da tutte le cose è abbandonare corpo e mente propri e corpo e mente altrui.
自己をわするゝといふは、万法に証せらるゝなり。万法に証せらるゝといふは、自己の身心を(お)よび他己の身心をして脱落(とつらく)せしむるなり。
Jiko wo wasururu to iu wa, banpō ni shō seraruru nari. Banpō ni shō seraruru to iu wa, jikono shinjin wo oyobi tako no shinjin wo shite datsuraku seshimuru nari.
Shōbōghenzō Genjōkōan, di E. Dōgen, traduzione inedita dal giapponese e commento di Jiso Forzani, con testo giapponese originale e traslitterato con la pronuncia.
Nella comprensione del Sentiero contemplativo.
Nella dimenticanza di sé esiste solo l’accadere del reale, esso ci attraversa come il vento una porta aperta. Nell’essere attraversati dalla vita abbandoniamo la narrazione personale su noi stessi e sugli altri.
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Nella dimenticanza di sé sorge l’unità del Reale, in cui scompaiono i confini
Grazie
Avere spinta per l’abbraccio e l’accoglienza di sè e superare così la forma