Coscienza e identità hanno fini diversi [sentiero16]

Ma che cosa significa imparare? Significa conoscere se stessi e vivere la trasformazione conseguente. Anche questo è semplice: imparo ciò che non so attraverso il processo del conoscermi.

Chi è il soggetto che non sa? Io? La coscienza che esprime quello che chiamo io, me.
La coscienza innanzitutto impara, poi, naturalmente anche la mente/identità impara, ma sono due apprendimenti differenti.

La mente acquisisce informazioni, le struttura, le lega, le interpreta a partire dal già conosciuto e sperimentato: appoggia sul passato e si protende sul futuro che la definirà nel suo essere.

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La coscienza segue un processo molto differente: acquisisce atomi di sentire da ogni esperienza e man mano che il suo sentire si amplia comprende il senso del vivere, delle azioni, dei pensieri, delle relazioni, dei fatti cui dà luogo.

Comprende il respiro esistenziale, complessivo del vivere perché è mossa non dalla necessità di definirsi come soggetto, ma da quella di essere, di sperimentare in sé il mistero della vita.
La coscienza è sospinta dall’Assoluto, mentre la mente/identità lo è dalla coscienza.

La mente vuole e deve essere identità separata; la coscienza ha nel suo codice strutturale la necessità di riconoscere la sua origine nel tutto, nel non separato, nella non-identità.

I due protagonisti sono mossi da spinte e finalità molto differenti: la coscienza impara/realizza che tutto è uno, la mente è l’arto che porta a esecuzione i tentativi di comprensione della coscienza e, nel farlo, ha bisogno di essere strutturata, definita, efficace strumento di creazione di una realtà molteplice. Dal libro L’Essenziale.

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NB: il testo che compare in questi post in alcuni passaggi differisce sostanzialmente dal contenuto del libro, questo perché, nei dieci anni trascorsi, molte cose abbiamo approfondito e compreso meglio.
D’altra parte, oggi non riusciremmo a esprimerci con la semplicità di ieri mentre il nostro obbiettivo, nel riprendere questi contenuti, è proprio quello di dare a chi ci legge un testo semplice, per un approccio di base al Sentiero contemplativo.

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3 commenti su “Coscienza e identità hanno fini diversi [sentiero16]”

  1. È come dire che ogni CdC ha due modalità di apprendimento diverse ma tra loro collegate, poiché la coscienza impara per atomi di sentire dalle esperienze che è la mente a collegare.

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