Imprigionati nella pratica di occultare, esorcizzare [scomparire27]

Una voce: Le tre tipologie dell’attività umana sono: l’umano come agente, l’azione come attribuzione e il suo agire come protagonista, l’una compenetrata nell’altra.

Abbiamo già detto che l’abitudine a esorcizzare significa occultare tutto quello che appare scomodo, indigesto o pericoloso. Cioè quello che non rientra nel modo con cui una mente si è strutturata ed organizzata per portare avanti, senza troppi intoppi, la possibilità di vedere, di interpretare e di registrare tutto quello che accade intorno, secondo quella data impostazione che, essendo una struttura di automatismi, la mente continua a riproporre.

Questo porta l’umano ad allontanare da sé quei segnali che spesso gli giungono dalla vita e che aprirebbero spazi per riconoscere la realtà che lo circonda e la profondità che lo caratterizza. Aprendosi a un nuovo terreno, diverso da quello in cui si difende, perdono sostanza i giudizi e le etichette con cui continua ad alimentarsi, perché incontra l’effimero.

La mente esorcizza per scongiurare qualunque cambiamento, sia nelle azioni, che nei pensieri e nelle emozioni. L’esorcizzare è occultare, è nascondere ed è nascondersi, quindi calare un velo sulla realtà lì presente. L’umano si riconosce nel sistema d’ordine [1] e di difesa della struttura mentale, attraverso il quale interpreta sé, l’altro da sé e la vita. E benché a volte l’umano si accorga di nascondersi o di sminuire gli accadimenti e le proprie percezioni, non è abituato a osservare gli automatismi con cui la mente esorcizza i meccanismi di difesa e di promozione.

Il contro-processo della via della Conoscenza può aprire una frattura nel vostro sistema d’ordine, cioè una finestra aperta su un mondo nuovo, a voi del tutto sconosciuto, proprio quello in cui la vostra mente registra i suoi scacchi: quelli che voi notate quando qualcosa non funziona nel vostro agire e nei comportamenti verso altri. Però questo viene presto sminuito ed esorcizzato, riportando tutto al vecchio ordine.

Voi continuate a dare fiducia alla mente proprio per la sua automatica attività di esorcizzare, che esorcizza anche il meccanismo stesso di occultamento; in tal modo tutto può proseguire indisturbatamente. Quindi, esorcizzare è un meccanismo persistente che produce i suoi danni, non essendo mai messo in crisi attraverso il dubbio, e nemmeno attraverso l’osservazione critica delle etichette utilizzate per mantenere la fiducia sugli inganni mentali.

Pertanto, vi trovate imprigionati nella pratica di occultare, attraverso la quale potete continuare ad interpretare, senza mai far nascere un dubbio sull’efficacia dei meccanismi della mente, nonostante gli insuccessi e gli scacchi che incontrate. La mente vi fa credere che “sia naturale che…”, criterio condiviso anche dagli altri, e quindi rafforzato.

[1] Del sistema d’ordine si è ampiamente parlato nel quinto libro “Ciò che la mente ci nasconde: vita, gratuità, amore”.

Tratto da: Scomparire a se stessi (Il morire a se stessi è il morire dell’agente, Download libero)
Scomparire a se stessi, tutti i post del ciclo

Via della conoscenza. Questo è un viaggio a ritroso dentro noi stessi. Un viaggio in cui incontreremo delle strettoie create dalla via della Conoscenza e fatte di radicalità, di provocazioni, di negazioni, di paradossi e di metafore. L’agente siamo tutti noi che ci attribuiamo la paternità delle azioni che si compiono attraverso di noi, ma delle quali siamo i semplici portatori. Saranno messi in luce, e ci si presenteranno davanti, strada facendo, i nostri meccanismi, i nostri concetti e le nostre strutture mentali, e la voce che ci guiderà terrà la barra dritta, impedendoci di deviare.
La via della Conoscenza è una non-via e un non-insegnamento, perché è un contro-processo dei processi della mente. Non suggerisce pratiche e non dà mete, ma è la negazione delle pratiche e delle mete. Non porta alla conoscenza, ma svuota da tutte le conoscenze costruite sul cammino interiore intorno a un “io,” distinto, che cerca una propria evoluzione non capendo che tutto è già unità.
Per ogni informazione e chiarimento: vocedellaquiete.vaiano@gmail.com

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