Prima di questo incontro vi domandavate qual’era la risposta data alla domanda fatta da un figlio circa la frase che noi troviamo negli Atti degli Apostoli, allorché lo Spirito Santo discese su di essi: “Ricevete lo Spirito Santo, i peccati che rimetterete saranno rimessi… “. (Il brano è in Gv. 20, 19-23, ndr)
Permettetemi di fare una piccola considerazione: ricevete lo Spirito Santo, mi sembra che sino a questa prima frase possiamo capire qualcosa. Colui che ha scritto gli Atti aveva un concetto esatto di che cosa è questo Spirito Santo? Dire ricevete lo Spirito Santo è come dire ricevete questa somma di denaro, ricevete questa cartina contro qualsivoglia disturbo.
Vi faccio presente che il libro degli Atti degli apostoli, nella forma in cui voi lo conoscete, è stato redatto molto tempo dopo la morte del Cristo. Ma non è stata una completa opera di fantasia, no, solo sono state riunite certe epistole e certi altri [detti] dallo stesso autore che ha scritto l’Evangelo secondo Luca. Ora possiamo noi pensare che questo autore abbia, in buona fede, falsato o data una interpretazione non giusta? Penso di sì. Ripeto che ricevete lo Spirito Santo, mi dice già che l’autore non doveva avere cognizione data di che cosa è questo Spirito Santo.
Forse voi potete comprendere meglio, potendo, se non proprio capire, ma intuire, che cosa è lo Spirito Santo. Il Padre è l’Assoluto, lo Spirito Santo è il manifesto di fronte al non manifesto. Possiamo dire all’incirca: è la sapienza. Così gli Apostoli non potevano ricevere lo Spirito Santo in un momento, ma lo avevano ricevuto sempre, finché essi vissero con il Maestro, ogni istante, continuamente, mi comprendete?
Vivevano intorno al Maestro e avevano raggiunto un certo grado di evoluzione per avere questa sapienza…
Avevano già una certa evoluzione, cioè erano e abbastanza liberi dal karma e la capacità di comprendere quello che il Maestro poteva loro dire: il Maestro, insegnando, dette loro lo Spirito Santo ed essi l’hanno ricevuto continuamente e non un giorno, in una data fissa, mi comprendi?
Apparizioni di Maria
Quando dianzi parli di apparizioni e di guarigioni hai escluso la possibilità della presenza dell’entità e hai attribuito le guarigioni alla fede. Ora domando, dato che Maria era un essere umano, dunque come essere umano aveva in sé un’entità, perché escludere che questa entità non possa aiutare i malati?
Ho semplicemente detto questo e forse non sono stato ben compreso. Possiamo riferirci a un caso particolare, il caso della famosa Bernadette, la visione che essa ebbe, il dire: io sono l’Immacolata Concezione. Se tu pensi che questa sia stata l’entità di colei che fu madre del Cristo, tu devi ammettere che è vero quello che si legge nei Vangeli di Luca e di Matteo. Invece noi siamo propensi a suggerirvi che Bernadette, non potendo ricevere un lampo d’intuizione su quello che è una determinata verità e avendo in sé la possibilità di vedere, abbia visto una figura simbolica. Kempis
“Lo Spirito Santo è il manifesto di fronte al non manifesto.”
Possiamo dire che è la manifestazione dell’Assoluto nel divenire.