Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/21: Atlantide e i Turani

Gli Atlantidei ebbero rapporti con molti popoli abitanti di terre limitrofe e lontane. Prima che questa civiltà terminasse il suo ciclo evolutivo, non pochi avevano attinto alla saggezza di questa razza.

I Turani furono fra questi e su ciò che essi presero da Atlantide sorse e fondò la vasta civiltà cinese. Il Ching Chang Ching, o classico di purezza, come ogni testo sacro di remota data, è attribuito non concordemente allo stesso autore, conserva brani antichissimi e autentici rispetto alla sua prima stesura del tempo di Atlantide.
Leggiamo alcuni passi per vedere quale idea se ne rispecchia della Divinità:

“Il vero Tao non ha forma, né corpo, ma produce e sostiene ogni forma e ogni corpo. Il vero Tao non ha nome, ma conserva e nutrisce tutti i nomi (ovverosia tutte le cose); passa, e passando diventa remoto e diventando remoto, ritorna. Il tao si manifesta come puro e torbido ed ha moto e riposo.
Tao produsse uno, uno produsse due, due produsse tre, tre produsse le cose, tutte le cose si avanzano ad abbracciare la luce dalla quale sono emerse. Il tao pervade ogni cosa e può essere riconosciuto nelle cose più piccole come nelle più grandi”.

Per quanto concerne l’evoluzione è detto che: “Colui il quale libera l’essere suo dal desiderio egoistico, ottiene l’unione consapevole con l’Uno, colui che ha l’assoluta purezza entra nel vero Tao”.

Il concetto di reincarnazione non si trova così chiaramente espresso, benché, se non si pensasse che la reincarnazione e la legge di causa ed effetto sono sottintese, nessun nesso logico si troverebbe nei testi sacri di questa religione. Lo troviamo più chiaramente espresso in una saggia storia dove si domanda a un moribondo: “Che cosa farà di te ora il Creatore? Sarai topo o insetto?”. Questo per mostrarvi che reincarnazione e karma sono sottintese in tutto l’insegnamento di questa religione, in quanto la condizione della nuova vita viene determinata dopo la morte, secondo le esperienze della vita trascorsa.

Molte e molte aggiunte e mutilazioni contano i testi sacri di questa religione; pure all’attento studioso, ancora oggi si mostrano in modo inequivocabile le basi dell’antica sapienza.
Alan, 19 marzo 1954

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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Nadia

Grazie

Catia Belacchi

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