Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/26: perle ai porci

Disse il Cristo: “Non adornate con le vostre perle il collo dei porci, né gettate le cose sante ai cani”. Questo è un grande insegnamento.

Non è, figli cari, che Cristo abbia fatto una distinzione fra gli uomini e abbia ritenuti indegni taluni, degni altri; ma quando una creatura non è matura, non sa apprezzare certe verità, perché la sua attenzione è volta altrove ed essa non trova interesse. Dali, 19 Marzo 1954

Un uomo che lavorava il sabato (Le leggi)

Vedendo un uomo che lavorava il sabato, il Cristo gli disse: “Uomo, se tu sai quello che fai, tu sei beato; ma se non lo sai sei un maledetto e un violatore della Legge”. Coloro che non comprendono le leggi, se le trasgrediscono, dovranno subire le conseguenze; ma colui che ha compreso il “fine” delle leggi, può agire armonicamente a esse e può invece – in virtù dell’aver raggiunto questa coscienza – non trasgredirle, ma conoscendole, avere una maggiore libertà. Dali, 19 Marzo 1954

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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3 commenti su “Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/26: perle ai porci”

  1. Esiste un equilibrio interiore, una consapevolezza che ci porta a proteggere le perle perché non vadano gettate ai porci.

    Questa espressione parla in modo potente. Il porco oggi è quel che è.

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