L’origine del principio di responsabilità. Non del “mi riguarda” che è la sua traduzione sul piano dell’identità, ma dell’interdipendenza tra tutte le cose, questa è la genesi dell’esperienza della responsabilità.
È evidente alla conoscenza e alla comprensione che qualunque aspetto dell’esistere è in relazione con tutti gli altri, ne dipende e li condiziona. La responsabilità è la comprensione di questa interdipendenza; l’essere è compenetrato della comprensione del mondo dei fenomeni e del divenire, ne conosce la natura e la innerva, la compenetra di saggezza.
L’esperienza della responsabilità è esperienza della saggezza, i due procedono assieme, l’uno genera l’altro. Ciò che sorge nell’intenzione, nell’essere, è quella comprensione saggia, responsabile, che di tutto tiene conto e a tutto fa riferimento, nulla escludendo.
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8-Essente
Che è.
L’essere testimonia l’essere e porta in sé, come natura propria, il senso d’essere. Non d’esistere, questo è evidentemente un’altra cosa.
L’essere, l’essente, è un’esperienza precisa non declinata: l’esistere è declinato, è l’essere nel tempo e nello spazio, la sua sostanza articolata, esplicata, manifestata nel divenire.
L’essente è precisa esperienza dell’essere.
Ogni cosa è; ogni fatto è; ogni sentire è.
Esiste ed è, simultaneamente.
Si può fare esperienza dell’essere come essente, come dato tangibile dotato di assoluta consistenza e rotondità, pregnanza e pienezza, inconfutabile essenza.
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NB: il testo che compare in questi post in alcuni passaggi differisce sostanzialmente dal contenuto del libro, questo perché, nei dieci anni trascorsi, molte cose abbiamo approfondito e compreso meglio.
D’altra parte, oggi non riusciremmo a esprimerci con la semplicità di ieri mentre il nostro obbiettivo, nel riprendere questi contenuti, è proprio quello di dare a chi ci legge un testo semplice, per un approccio di base al Sentiero contemplativo.
Il concetto di responsabilità è declinato in maniera del tutto nuova, come comprensione che l’altro, qualsiasi altro, mi riguarda perchè siamo tutti interconnessi e tutti aspetti dell’Uno.
“L’essere, l’essente, è un’esperienza precisa non declinata: l’esistere è declinato, è l’essere nel tempo e nello spazio, la sua sostanza articolata, esplicata, manifestata nel divenire.”
Mi vien da dire che si scopre di essere dopo aver toccato, in profondità, di esistere
Troppo spesso sento parlare di senso di responsabilità, senza che questa si traduca in uno sguardo unitario, ma solo rafforza un’identità che si compiace.