Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/47: purificazione

In merito a quella domanda che voi ci avete fatta circa la questione di Satana, o di spiriti maligni che noi troviamo accennata in qualche brano degli Evangeli.

Guardiamo assieme e vediamo lo stesso Cristo dare un certo vigore ai suoi insegnamenti e dire nelle sue parabole: “Tu sarai gettato nella geenna del fuoco ov’è il pianto e lo stridor dei denti”. Che cosa vuol dire? Non è una dannazione eterna; noi vediamo i tralci secchi della vite, che vengono tagliati e dati alle fiamme. Ritroviamo spesso questa immagine delle fiamme e del fuoco.

Vi abbiamo detto che esistono due purificatori in natura: l’uno lento e costante, l’altro impetuoso e svelto. L’uno è l’acqua, l’altro è il fuoco. In questo senso noi dobbiamo intendere quel fuoco. Coloro che non avranno spesi e fatti fruttare i talenti, coloro che ristagneranno, dovranno essere sottoposti a una purificazione, la quale dia loro un impulso a camminare, la quale li scrolli, li muova dalle loro cristallizzazioni.

In quanto poi all’interrogativo della guarigione dell’ossesso, e degli spiriti del male, vogliamo guardare ancora. Niente può accadere all’uomo che l’uomo non abbia voluto; ma non possiamo pensare, senza ripugnanza, che quest’uomo possa essere vittima di uno spirito maligno.

Esiste la legge di causa e di effetto: chi male opera, rimane soffocato dalle stesse proprie azioni malefiche. Così, chi male desidera e chi male pensa, rimane allo stesso modo soffocato dai propri cattivi desideri e cattivi pensieri.

Quella creatura che fu definita “invasata”, era sì invasata, ma non da spiriti maligni; come accade sempre, invasata dai propri cattivi pensieri o cattivi desideri, soffocata da questi.
Qual è il tuo nome? Il mio nome è “legione”. Una legione  di cattivi pensieri e cattivi desideri. E questi cattivi pensieri e desideri non possono essere cancellati e distrutti perché niente viene distrutto, in natura.

Noi vi abbiamo insegnato che il pensiero è qualcosa di ben concreto e reale e non si distrugge. E proprio per questa ragione i pensieri vennero distolti da quella creatura, dal Cristo; la creatura fu così purificata e i pensieri rivolti altrove. Kempis, Ciclo 1957 – 1958

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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Catia Belacchi

Questa spiegazione è veramente chiara e convincente, perché il passo non è semplice.

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