Vi siete domandati da che cosa si può desumere che, secondo l’immagine che si ha nella Sindone del corpo del Cristo, il cadavere che era stato avvolto in questo lenzuolo, doveva appartenere a un uomo giovane, crocefisso, che era stato coronato di spine, che aveva il costato trafitto, e infine che doveva essere stato un falegname.
Questa non è una mia affermazione arbitraria, ma i vostri scienziati stessi hanno fatto degli studi sulla Sindone e sono arrivati a queste conclusioni. E quindi di questi elementi, sia della crocifissione, sia della incoronazione di spine, della trafissione del costato e dell’età giovanile, nonché di determinate modificazioni che si avevano nel braccio destro, rispetto al sinistro, proprie di coloro che hanno usato, nell’età dello sviluppo, della conformazione del corpo fisico, degli attrezzi da lavoro quali la pialla, hanno desunto dall’insieme di tutte queste concomitanze di dati che il corpo il quale era stato avvolto dal lino, doveva essere – novantanove probabilità su cento – quello del Cristo.
Perché infatti, se è vero che altri individui erano stati crocefissi, però nessuno degli altri era stato, probabilmente, coronato di spine e via dicendo. Queste asserzioni si ritrovano appunto in vari studi che sono stati fatti da più scienziati assieme, e se vi interessa potete benissimo fare questa ricerca per vedere che le asserzioni sono state fatte da voci autorevoli, cattoliche e non cattoliche.
(Si veda: l’analisi ufficiale al C14)
Un altro particolare che non vi avevo detto, e che invece la figlia Z. ha ricordato, è appunto di questa “immagine” nella Sindone. Innanzi tutto devo premettere che il fenomeno del lenzuolo che rimane impressionato è un fenomeno né più né meno naturale, come sono tutti i fenomeni, siano pur essi chiamati miracoli. Fenomeno dovuto alla sensibilizzazione del talco, ma comunque questa è una cosa di secondaria importanza.
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Quello che importa invece, è che, come la figlia Z. ha riferito, e come voi troverete negli studi fatti dagli scienziati sulla Sindone, e che rappresenta un altro di quegli elementi di concomitanza di cui vi dicevo prima, che, sì, è vero che questi lenzuoli anneriscono o scuriscono nei punti in cui sono a contatto col corpo, ma è altresì vero che dopo un certo periodo di esposizione, anneriscono completamente e non danno più l’idea del rilievo del corpo.
Quindi questo dimostra che la Sindone non solo ha avvolto il corpo di un uomo in età ancora giovanile, crocefisso, coronato di spine, che aveva il costato trafitto, falegname e via dicendo, e tutto quello che vi ho detto prima, ma non solo. Ma anche che al terzo giorno dalla sua morte era, se non possiamo dire resuscitato, ma perlomeno il corpo era stato tolto dal sepolcro.
Elemento, questo, che si aggiunge a tutti quelli che possono appunto comprovare che la Sindone è autentica, cioè che ha avvolto veramente il corpo del Cristo. Per quanto riguarda l’età, da determinarsi col metodo del radio-carbonio, della Sindone dobbiamo osservare questo: che allo stato attuale del perfezionamento del metodo con cui si riesce a stabilire l’età di una sostanza organica, noi possiamo dire che, con approssimazione, possiamo raggiungere i dieci anni, qualche anno più o meno.
Allora vi siete domandati: ma il lino, quando ha cinto il corpo del Cristo, poteva essere stato tessuto da diversi anni, quindi la sostanza organica, in questo caso appunto la pianta del lino, che compone il lenzuolo, poteva avere anche dieci, quindici anni. E io vi ricordo invece, che era consuetudine di avvolgere i cadaveri dei propri defunti con lini nuovi; non “puliti”, perché voi capite che naturalmente nessuno avrebbe pensato ad avvolgere un cadavere con un lino sporco, e che quindi quel “pulito” sta per “nuovo”.
E quanto più colui che era trapassato era in considerazione presso la famiglia e presso gli amici, tanto più ci si preoccupava di avvolgerlo in un lino nuovo, lindo, appunto, e tessuto da breve tempo. Ecco, su questi dati io ho poggiato la mia affermazione. Ma questa affermazione aveva una ragione più precisa di questa, e cioè: siccome leggendo gli studi che sono stati fatti da alcune menti, da alcuni teosofi in particolare, come voi avete detto tutti tendenti a identificare nella figura del Maestro Giusto o di Giustizia, il Cristo, Maestro di Giustizia che sarebbe vissuto circa un secolo prima del Cristo, per questa ragione io vi ho portato il suggerimento di una analisi del radio-carbonio contenuto nella Sindone, la quale avrebbe tagliata netta la questione, cioè avrebbe convalidato quello che noi abbiamo detto: che quella figura del Maestro di Giustizia non si può identificare con il Cristo o viceversa. Dali, 22 Aprile 1961
Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo