Il Cristo secondo CF77/67: consacrazione del pane e del vino

La cerimonia della “consacrazione” del pane e del vino, come abbiamo detto molte volte, è una cerimonia bella e che ha un profondo significato occulto, un profondo significato spirituale, certamente.

Perché Cristo, proprio con la sua venuta e con la prima volta che benedì e spezzò il pane bevendo il vino, ha istituito un principio; un principio che ripetuto con quella intenzione, sia da chi lo celebra che da chi, invece, lo riceve, può effettivamente e realmente portare qualcosa nella profondità dell’essere, nei veicoli più sottili.

Voi sapete che il Cristo vive adesso come “principio” e che attraverso e dall’intimo dell’uomo parlerà a tutti un giorno. Tanto che talune filosofie hanno pensato di simbolizzare in un veicolo (il pane-vino, ndr) questo principio del Cristo. Così, proprio unendosi con la memoria, con il ricordo a questo atto, il primo atto che fece il Cristo sulla Terra, dello spezzare il pane dopo averlo benedetto e del bere il vino, nei veicoli più sottili dell’uomo, la coscienza e oltre, si stabilisce una vibrazione, è come un qualcosa che si va sviluppando; quel qualcosa che un giorno sarà completamente sviluppato e quel giorno corrisponderà alla nuova venuta del Cristo fra gli uomini, dal loro intimo. Dali, 23 dicembre 1961

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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Catia Belacchi

Veramente notevole, il post, per quello che afferma.

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