Il Cristo secondo CF 77/69: il corpo del Cristo dopo la morte

[…] Voi avete letto quello che i Vangeli dicono su questo argomento, e avrete certamente notato che il racconto è fatto in modo che il lettore sia convinto, o pensi, che Cristo con il proprio corpo fisico, nel terzo giorno, si sia alzato dal sepolcro…

…abbia deposto la Sindone, ripiegato il sudario con tutta calma, spalancato in qualche modo l’entrata del sepolcro, tolta la pietra cioè, e sia uscito con questo corpo fisico. E ciò, voi sapete benissimo, non risponde a verità.

Certo è che il corpo fisico del Cristo fu separato dalla Sindone entro il terzo giorno; l’immagine rimasta sul lenzuolo ce ne fa fede. Ma come fu separato? Gli apostoli sembrano sinceri nel racconto; è vero che questo è fatto perché gli uomini credano che il corpo del Cristo sia resuscitato, ma il loro stupore è così reso al naturale che questo ci dà una lieve indicazione che non potevano essere stati loro a togliere il corpo dal sepolcro. Il racconto è fatto con una certa immediatezza, tanto che questa impressione di stupore degli apostoli si può ritenere sincera e naturale. E allora che cosa avvenne?

Voi avete detto che il corpo del Cristo scomparve per dar valore alla resurrezione; certo anche questo fa pensare che gli apostoli non avevano bisogno di non vedere più il corpo per credere alla resurrezione, se vogliamo dire, a una apparizione, dopo il trapasso del Cristo, perché gli apostoli potevano benissimo comprendere la differenza fra corpo fisico e corpo astrale.

Avete anche detto che il corpo può essere stato smaterializzato per far tornare la materia che lo componeva nel Cosmo. Questa materia non è mai uscita dal Cosmo e che sia in una forma solida fisica organizzata, o che sia allo stato elementare, è sempre nel Cosmo e non può uscirne e non v’è certo bisogno che ritorni in fretta allo stadio elementare. Che cosa avvenne quindi?

Effettivamente, per quel senso che dicevo prima, mistico, l’uomo è portato a una religione, a una idea, se questa ha qualcosa che lo affascina, e niente v’è di più affascinante del mistero e del miracoloso. Ma i miracoli erano già di per sé dei fatti che attiravano le folle, non v’era bisogno di fare una messa in scena della resurrezione, che nessuno poteva controllare né vedere con i propri occhi, per convincere gli uomini sulla divinità del Cristo.

Purtuttavia, siccome il Cristo si materializzò agli apostoli con il corpo astrale per continuare l’insegnamento, per rafforzarli nella fede, la notizia fu divulgata e gli uomini realmente non avrebbero creduto in questa resurrezione se il corpo fosse rimasto. Vi sono stati dei fenomeni, in tono minore,  anche in epoche moderne, fenomeni analoghi. Il corpo del fratello Paramhansa Yogananda fu trovato come “carbonizzato”, se così vogliamo dire*. A che cosa è dovuto ciò?

Chi, nel piano fisico, raggiunge uno sviluppo dei propri centri astrali notevole, automaticamente pone in sintonia il proprio corpo fisico con questi centri e le energie che in questi centri ruotano vorticosamente sono rilevanti. Quando avviene il trapasso, nel distacco dal corpo fisico, automaticamente il corpo astrale riversa queste energie e l’effetto è tanto più forte quanto più sono sviluppati i sensi del corpo astrale. Questa è una cosa naturale e consueta.

Quindi Cristo nacque come ogni uomo e morì come ogni uomo, ma poiché Egli era anche Figlio di Dio, cioè era massimamente evoluto, altrettanto naturalmente il suo corpo subì questo processo. Ben lo sapevano gli Esseni i quali erano al corrente della sua missione e che da Lui avevano avuto l’ordine di tenersi in disparte. Perché direte voi? Perché la regola essenziale di quella comunità era la vita isolata e perché Cristo non voleva, venendo fra gli uomini e portando il suo nuovo insegnamento, dare l’impressione di appartenere a una qualche setta. Ecco perché gli Esseni, pur essendo profondamente a conoscenza della missione del Cristo e del suo insegnamento, si tennero in disparte.

E quando la missione sulla terra fu compiuta, per lo meno con il corpo fisico, ben conoscendo quella che sarebbe stata la conseguenza naturale di questo, cioè, se vogliamo così chiamarla, la smaterializzazione naturale del corpo fisico, si incaricarono di prelevare questo corpo e di portare il medesimo in un luogo dove il processo naturalmente fu condotto a termine, in modo naturale.

Ecco quindi che è giusto pensare che il Cristo sia nato e morto come ogni uomo e che il suo corpo fisico abbia seguito la condotta, o l’iter, naturale di tutti i corpi fisici; ma è proprio caratteristica naturale di coloro che hanno sviluppato i centri astrali quella di, involontariamente, automaticamente, riversare queste energie sul corpo fisico dopo il trapasso; ed è altrettanto naturale che il corpo fisico abbia questa via diversa, cioè che non vada in putrefazione, ma rimanga come disseccato, nelle forme più lievi di risveglio dei centri astrali, fino alla smaterializzazione la quale, però è graduale. Dali, 3 Febbraio 1962

*Qui i dati relativi al corpo di Yogananda che sembrano contraddire quanto affermato da Dali.

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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Natascia

Ora, tutto il processo mi pare chiaro. Grazie.

Catia Belacchi

Molto interessante. Finalmente una spiegazione che fa chiarezza.

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