Dogen, Daigo: essere illuminazione e lo smarrimento 6

Tratto dal libro: Pratica e illuminazione nello Shobogenzo, a cura di A. Tollini, Ubaldini editore.

[6] Il grande maestro Hôchi del tempio Keichô Kegon,451 fu interrogato da un monaco in questo modo:”Quando un uomo che ha la grande illuminazione si smarrisce,452 cosa succede?”.
Il maestro disse:”Uno specchio rotto non torna a risplendere. I fiori caduti difficilmente tornano sull’albero”. Questa è certamente una domanda e (il maestro) ha risposto al suo discepolo in modo da dargli un insegnamento. Se non si fosse trattato di una assemblea del tempio Keichô Kegon non si sarebbe potuto ascoltare questo insegnamento.453 Inoltre, se il maestro non fosse stato il discendente di Tôzan, non avremmo potuto ricevere così la sua benevolenza.454 Questa è davvero la sede suprema dei Buddha e dei patriarchi.

451 Discepolo e successore di Tôzan, nome postumo Kyûjô (date sconosciute).
452 Cioè: torna nell’illusione.
453 Cioè: solo in quel tempio, essendoci il maestro Hôchi si potevano ascoltare parole come quelle.
454 Cioè: l’insegnamento.


COMMENTO (Tollini)

[6] Un altro aneddoto di un maestro cinese, il maestro Hôchi che interrogato da un monaco riguardo alla possibilità di un illuminato di perdere l’illuminazione e tornare nella dimensione dell’illusione, risponde che “uno specchio rotto non torna a risplendere. I fiori caduti difficilmente tornano sull’albero”. Questa risposta sembrerebbe significare che chi ha raggiunto l’illuminazione non può più tornare allo stato precedente. Questa domanda è importante perché cerca di chiarire se l’illuminazione sia uno stato definitivo, oppure provvisorio, oppure se vi siano illuminazioni che sono definitive e altre che sono provvisorie.

Tuttavia, prima di affrontare la trattazione della risposta del maestro Hôchi in modo approfondito, fa alcune considerazioni sull’illuminazione e sulla sua “acquisizione” che vengono riportate nel capitolo successivo.

Sottoscrivi
Notificami
guest

3 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
Vedi tutti commenti
Leonardo P.

Grazie. Il tema è chiaro

Catia Belacchi

La metafora dello specchio e dei fiori, che sembrava così ostica, nel commento di Uma diventa chiarissima. Grazie

Natascia

Grazie

3
0
Vuoi commentare?x