La gratuità è il semplice accadere che non si colora di nulla: di nessun concetto, di nessuna etichetta, di nessun darsi da fare per meritarla o per conquistarla, e di nessuna pretesa.
Lì ha sede l’amore gratuito, e lì muore ogni concetto umano di amore e la pretesa di poter dare l’amore, quello “vostro”, distinguendo a chi concederlo e a chi negarlo; distinguendo chi lo merita e chi no; distinguendo quanto amore e per quanto tempo. Perché nessuno possiede l’amore e nessuno può distribuirlo, scegliendone la direzione. L’amore è incessante attraversamento da essere ad altro essere, e non ha preferenze, non ha distinzioni, non esclude e non privilegia. Tutto ciò che accade è semplicemente non-motivato, ma non lo si comprende se visto con l’intento di privilegiare se stessi, dando a ogni moto gratuito una direzione, uno scopo e un tornaconto.
Anche amare è espressione di non-utilità, poiché nessuno nasce e vive per assolvere il compito di progredire spiritualmente donando amore, e poi per diventare l’artefice del proprio dissolversi. Nessuno è presenza utile alla vita e nessuno ha necessità di rendersi degno dell’amore divino. Tutto è da sempre gratuità. Riconoscere la non-utilità del bisogno di contraddistinguersi, che l’uomo si attribuisce e di cui si appropria, fa comprendere di essere già amore nell’amore e di non aver più nulla da aggiungere o da migliorare o da modificare. E allora dove vanno a finire le aspettative, i “dover essere” e i “passi in più”?
- Eremo dal silenzio, tutti i post dei siti
- Le basi del Sentiero contemplativo
- Un nuovo monachesimo per i senza religione del terzo millennio
- Libro: ‘Il Sentiero contemplativo a dorso di somaro’
- Libro: ‘Come la coscienza genera la realtà personale‘
Partecipante: Ho sempre pensato che fossimo una manifestazione del Divino. È difficile accettare che questa manifestazione sia del tutto gratuita, cioè avvenuta per caso.
Una voce: La tua idea è che il Divino ami di un amore particolare, speciale, e che Lui richieda al suo essere amato un amore altrettanto particolare, una sottomissione alle Sue leggi altrettanto particolare e un’obbedienza altrettanto particolare a un Suo piano. Attenta, quel Divino è un’immagine mentale appiccicata sull’Inconoscibile, sul Non-etichettabile, sul Non-definibile. Il Divino è oltre ogni immagine, oltre ogni credo, oltre ogni concetto. Il Divino è Trascendenza ed è l’Immoto. E benché la manifestazione vi porti a credere che esista un intervento divino verso ognuno di voi, come individualità, in essa non è presente alcuna preferenza, alcuna motivazione, alcuna risposta e alcuno scopo facenti parte del credo umano.
“E allora – vi domandate – poiché nella gratuità tutto è indifferente e tutto è non-utile, per quale motivo qualcosa in qualcuno si trasforma?”. Per nessun motivo. Accade quel mutare. Così pure allo scomparire di una forma non c’è alcun motivo, in quanto non esiste nessuna differenza fra l’apparire e lo scomparire. La differenza la mettete voi, ma nella profondità della vita c’è gratuità del nascere, gratuità del vivere e gratuità del morire, così come gratuità del trasformarsi o del non-trasformarsi. Quando c’è una trasformazione, è perché accade, non perché c’è un “io” che si veste da protagonista.
E poiché l’amore divino è gratuità, allora che risposta o dono vi immaginate di ricevere, qualora vi trasformiate secondo le vostre modalità, secondo le vostre mete e secondo i vostri bisogni? L’unica risposta è la non-differenziazione e la non-predilezione. Non c’è dono e nemmeno non-dono, riconoscenza e non-riconoscenza oltre il mentale, dove tutto è semplicemente gratuità.
Spesso ci chiedete: “Si può riconoscere un essere illuminato nel vivere quotidiano?”. Non è detto. Un essere in cui la mente, come struttura, tace totalmente lo si vede stare a volte appartato, altre volte dialogante, e c’è chi lo riconosce, c’è chi non lo riconosce e c’è chi mai lo incontra. Anche un fiore che nasce in alta montagna, dove nessuno passa, è quotidianità, è gratuità, è naturalità dello stare. Che senso potete dargli? Nessuno di quelli che voi vorreste. Non è protagonista di niente, e non c’è motivo a voi comprensibile perché sia così. Eppure è così.
Ciclo gratuità della Via della conoscenza
Per ogni informazione sulla Vdc scrivere a questo indirizzo
In questo post molto chiaro il concetto di gratuità. Un post basilare.
Amen.