Il Cristo del Cerchio Firenze 77/82: il fico maledetto

Il Cristo, Signore della Terra, ha seguito l’evoluzione delle razze che si sono succedute su questo pianeta fino dall’inizio, e la sua missione, come voi ben sapete, non è ancora terminata. Ma studiando, leggendo quello che viene ricordato come l’ultima incarnazione, per missione, del Signore della Terra, Gesù il Cristo, voi avete fatto altre domande.

Vi siete chiesti, ad esempio, quale significato può avere la maledizione che il Cristo rivolse al fico (Mc. 11,12-24 e Mt. 21,17-22): avete domandato se è possibile che il Cristo, il quale era fra gli uomini per predicare l’amore, abbia potuto maledire sia pure una pianta.

Ebbene, questo episodio della maledizione ha un suo significato tutto particolare. Ma viene riportato dai due evangelisti con un altro scopo, non fu da loro compreso in pieno. Con questo episodio del fico si insegna la forza della vera fede. Voi avete omesso di leggere ciò che viene dopo, qual è l’epilogo di questo episodio narrato nei vangeli, e cioè quando si dice che il fico si secca in seguito alla maledizione che il Cristo ha rivolto verso di lui.

E allora il Cristo spiega che la fede può far muovere le montagne. Gli evangelisti riportano in questo senso l’episodio del fico, per dimostrare la potenza della fede. Ma il vero simbolismo, il vero significato di questo episodio, non appare così chiaramente come è narrato. Il Cristo, si dice, aveva fame e si rivolse verso una pianta di fico per cercarvi dei frutti.  Ora, un evangelista, dice che il fico, in quella stagione, non poteva avere i frutti. L’altro omette questa osservazione, e vien fatto di chiederci: è possibile che il Cristo non sapesse che la pianta di fico, in quella stagione, non poteva dare frutti?

Ebbene, voi vedete che il Cristo, dando vita a questo episodio, non poteva farlo unicamente per sfamarsi; se è vero che non era la stagione dei frutti del fico, perché il Cristo vi andava per cercarne? Il significato di questo episodio è il seguente: ciò che è nato per dare agli uomini, deve sempre dare, ogni e qualunque volta sia richiesto il suo intervento. Chi è nato per aiutare i suoi simili, sempre deve aiutarli, e non già a comodo suo, e non già quando è il momento propizio, è in uno stato d’animo adatto a dare.

Sempre, in ogni momento, quando questo aiuto venga richiesto, imperciocché se chi ha da dare non da, ecco che a lui verrà tolto quello che a lui era stato dato per donare. Ciò ha valore per tutti, anche per noi, figli, e per voi. In quel piccolo che voi potete, dovete dare. Questo è il vero senso e il vero significato dell’episodio del fico, che, come ripeto, non fu compreso dai discepoli e quindi, poi, dagli evangelisti, e che fu interpretato come una dimostrazione che il Cristo voleva dare della forza della fede. Dali, 29 Marzo 1964

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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