Poche sono le parole che ci dicono l’insegnamento del Cristo, eppure quanto vasto è questo insegnamento! Ma avete veramente meditato su tutto quello che Lui ha detto? Ardua impresa per chi veramente pesi il significato delle parole. E le parole che giungono a voi sono veramente giuste? Esprimono veramente ciò che Lui disse e intendeva dire?
Che cosa significa ad esempio: “Siate candidi come colombe e astuti come serpenti”? Veramente il Cristo che insegnava l’amore al prossimo, la Verità, lo slancio verso tutti gli uomini, che insegnava a rivolgersi ai propri simili a braccia aperte, può aver detto una frase simile? E questa frase che senso può avere? Fu lui candido come colomba e astuto come serpente? Certo guardando la fine della sua vita fra gli uomini, non parrebbe. Ed è questa “astuzia” in contrasto con l’insegnamento di altruismo, di amore e di verità? Ed è questa frase un controsenso? Meditate. Meditate.
E da questa meditazione, se giustamente fatta e condotta, ne scaturirà quella chiarezza che è apportatrice di comprensione. Kempis, 30 Gennaio 1965
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Avete riflettuto sulla domanda che il fratello Kempis vi ha proposta ultimamente, e ciascuno di voi ha cercato di comprendere se una affermazione del genere possa essere in contrasto con l’insegnamento, e quale vero significato si possa dare a essa?
In effetti il Cristo disse una frase quale il fratello Kempis vi ha riferito. Non esattamente come vi è riportata nei Vangeli, imperciocchè l’aggettivo fu cambiato, ne fu scelto uno più gentile e più addolcito poiché l’interpretazione del senso poteva condurre a credere ciò che il Cristo non voleva dire. Fu quindi detto: “Siate semplici come colombe e prudenti come serpenti”.
Ma in origine non fu detto “prudenti”, fu detto qualcosa di simile ad astuto, nessun altro vostro vocabolo può adattarsi meglio di questo. Ma che significato ha ciò? Vuol forse dire che ciascuno di voi, o i Maestri stessi, debbono essere delle creature che in qualche modo giocano d’astuzia, nel senso più deteriore di questa parola? No figli. Voi già avete compreso ciò. Per voi questa affermazione significa: difendetevi, quando non avete la forza di affrontare ciò che sarebbe da affrontare o ciò al quale andreste incontro.
E per il Maestro che cosa significa? Il Maestro è candido, semplice come una colomba, perché in lui non vi sono secondi fini egoistici; ed è saggio, ed è accorto, come voi avete detto, ed è astuto di una astuzia che però non ha niente, come fine egoistico, che non ha niente di umano. È una astuzia volta al bene, è una astuzia volta all’altruismo. È un saper fare, questo. È un giusto agire e operare a fin di bene, per un fine altruistico. Questo è il Maestro.
E così voi, come i discepoli, non dovete, né essi dovevano, sacrificarsi inutilmente, ma far sì che la loro vita e la loro opera avesse la miglior riuscita in senso benefico. Una creatura può condurre una vita volta al bene, ma ciò non basta: occorre che il bene che questa creatura fa, sia il massimo che può fare, e la condotta che questa creatura tiene dia il meglio. Che le energie che questa creatura impiega, siano impiegate nel miglior modo.
Perciò occorre essere accorti e saper fare: astuti nel senso buono, pur essendo nell’intimo candidi, cioè senza macchia, cioè senza egoismo. Perché in questi apparenti paradossi è l’esatta e giusta definizione dell’evoluto, del Maestro. “Siate candidi come colombi e astuti come serpenti”. Il serpente, oltre tutto, è il simbolo dell’egoismo, l’anima della terra, l’atmosfera del mondo, ricordate?
Ebbene, essere attivi come pronto e attivo è sempre l’egoismo nell’uomo, che è una delle molle più preponderanti, se non la sola, che lo fa balzare e muovere. Ricordate, figli, che alla spinta dell’io, la quale ha costruito la società nella quale vivete e il mondo vostro quale è oggi, se non succedesse un’altra spinta quando l’io sarà compreso, quando l’egoismo sarà superato, l’umanità cadrebbe in uno stato di apatia.
Ma alla spinta dell’io, dell’egoismo, succederà la spinta dell’altruismo la quale egualmente condurrà avanti l’umanità, la renderà attiva. Attiva in un modo che prima vi dicevo: di una attività, di una azione che darà il meglio, che non conoscerà dispersione di energia, che non conoscerà errori, false valutazioni, ma che saprà vedere con chiarezza e con chiarezza dirigersi e agire. Dali, 30 Gennaio 1965
Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo
Testo chiaro e del tutto condivisibile.
Riguardo alla simbologia del serpente, non metterei solo l’egoismo ma la metamorfosi, il cambiamento ( la muta).
Pertanto essere astuti come serpenti significa saper mostrarsi come è richiesto dalle circostanze, quando questa maschera serve un bene comune.
Penso a tutti quei civili che durante la seconda guerra mondiale hanno salvato tanti ebrei dallo sterminio, essendo portati al bene, ma nascondendo, per prudenza, le loro intenzioni e azioni.
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