Io vi ho udito parlare di quella bella preghiera che è il “Padre nostro” e che voi sapete avere un significato occulto profondissimo. A taluno di voi resta un poco incomprensibile quella frase “rimetti a noi i nostri debiti e fa che noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
Sì, certo, rimettere non nel senso di cancellare senza comprendere: questo è il significato riposto, è vero? Perché il significato exoterico ha un significato molto umano e può anche essere interpretato, come comunemente si interpreta, “perdonaci”. Ma nel significato vero, quello che voi avete imparato a conoscere attraverso a questi insegnamenti, ebbene cari, significa: dacci la comprensione attraverso alla espiazione, attraverso alla consumazione del karma che noi stessi abbiamo mosso.
I nostri debiti sono i debiti karmici, vero? E quindi “rimetti a noi i nostri debiti” nel senso: fa che attraverso agli effetti delle cause che abbiamo mosso noi comprendiamo, e questa comprensione cancelli i nostri errori. E fa che noi comprendiamo gli altri.
Fa che non siamo indotti in tentazione
“Fa che non siamo indotti in tentazione, ma liberaci dal maligno”. Cioè fa che la nostra visione sia giusta. E “non sia indotta in tentazione”, cosa vuol dire? È una immagine bella di colui che cammina per una strada, ed ha ai lati qualcosa che lo distoglie dal suo cammino: ecco la tentazione nel senso figurato. Cioè: fa che noi veramente comprendiamo con chiarezza il Tutto, tanto da sapere quale è la nostra giusta via senza dubbi e senza titubanze, e liberaci, per questo dall’errore. Ecco la vera tentazione: l’errore. Questo è il vero senso di quel passo del Padre nostro che vi è un poco oscuro in quanto nella sua forma exoterica può richiamare dei concetti un poco, come dire, chiesastici, un poco beghini, un poco egoistici, che invece non sono in realtà. Alan, 25 febbraio 1965
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Il Mantra nel Padre Nostro
Certo che il suono, prodotto anche dalla umana voce, fa sì che si abbia nei fratelli una ripercussione. Ecco l’importanza dei “mantra”.
Nel Padre nostro vi è una conclusione profondamente efficace in questo senso:
“Perciocché tuo è il regno, la giustizia e la misericordia, ora e nei cicli generatori, in sempiterna, amen”.
Questa è la forma più efficace, secondo la lingua vostra. Ma altre forme, in altre lingue, sono altrettanto e forse più efficaci. Qualcuno di voi può osservare che “sempiterna” non è grammaticalmente esatto, servendoci di questo vocabolo della lingua latina, in quanto dovremmo dire “sempiternam” oppure “sempiterna secula”.
No, questo è giusto per la grammatica, ma non è giusto per il mantra. Quindi fratello caro, lasciamo da parte la grammatica e interessiamoci invece più del mantra che questa volta risponde più allo scopo, della grammatica. Se poi avete orecchio nel ricordare suoni che non appartengono alla vostra lingua, ditelo in ebraico che è la lingua più vicina, e anche usata, dal Maestro Cristo (tesi da confermare, si legga eventualmente, ndr) nella sua ultima incarnazione per missione. Cioè: MALCO, GHEBURRA, CESE. Comunque sia, voi fratelli cari, quando pregate, se potete farlo senza essere uditi da chi non vi segue in questi insegnamenti, se potete farlo, la chiusura del Padre nostro pronunciatela sottovoce, più che mentalmente. Alla forza del pensiero unirete la forza del suono la quale è anche essa rimarchevole.
Aum many padme aum
PADRE NOSTRO CHE SEI,
SIA SANTIFICATO IL NOME TUO,
SIA FATTA LA VOLONTA’ TUA,
VENGA IL REGNO TUO IN TERRA COSI’ COME E’ NEL CIELO.
DACCI DI GIORNO IN GIORNO IL NOSTRO PANE,
RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI
E FA CHE NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI,
FAI CHE NON SIAMO INDOTTI IN TENTAZIONE,
MA LIBERACI DAL MALIGNO.
PERCIOCCHE’ TUO E’ IL REGNO,
LA GIUSTIZIA E LA MISERICORDIA,
ORA E NEI CICLI GENERATORI,
IN SEMPITERNA. AMEN. Fratello orientale?, 25 febbraio 1965
Così il Padre nostro, nella sua forma conclusiva, nella sua conclusione ha legata una grande “forma pensiero” creata dal Maestro Cristo; e ogni volta che questo Padre nostro venga recitato, e più ancora se riproducendo in qualche modo i suoni che furono pronunciati per la prima volta, nella lingua originale, ogni qualvolta ciò avviene, ecco che questa “forma pensiero” si estrinseca. Guida fisica di Roberto, 13 Marzo 1965
Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo
Grazie!