Le ragioni per le quali il fratello Kempis vi ha spinto a meditare su queste due possibili realtà circa la natura spirituale del Cristo, sono ragioni che riguardano più la vostra comprensione che la realtà del Cristo quale è.
Ebbene, noi ultimamente vi abbiamo parlato di Logos e di Assoluto per eccellenza, ma abbiamo parlato di questi argomenti così alti e così inusitati per voi, senza però vedere un soffermarsi, in voi, su queste verità; verità che hanno bisogno di essere meditate se volete trascendere la loro veste, o la veste con la quale vi sono state presentate, per risalire fino alla Realtà che esse contengono.
Ebbene, noi abbiamo scelto la figura del Cristo proprio per cercare di farvi comprendere questo “incommensurabile”, qualcosa; e parlare prima dell’argomento che il fratello Kempis vi ha sottoposto, parlare prima di questo, potrebbe inconsapevolmente spingervi a ridurre questo “incommensurabile” a qualcosa di molto piccolo e molto ristretto.
E allora prima di affrontare quell’argomento voglio ricordarvi di quale vastità noi stiamo parlando, partendo da una vastità molto più piccola, quella del vostro piano fisico, eppure sì grande! Voi sapete che il vostro pianeta fa parte di un sistema solare e tantissimi e innumerevoli sono i sistemi solari in un sistema cosmico.
Universo = Galassia
Se noi vogliamo riportare alla vostra scienza che si interessa di questi corpi celesti, l’astronomia, la nostra definizione di Universo, dovremmo dire che un Universo, che è composto da innumerevoli sistemi solari, è chiamato con un’altra parola dalla vostra astronomia: una Galassia. La vostra stessa scienza vi dice che con i più potenti strumenti ottici e di nuovo genere, la Galassia non può essere sondata tutta.
Ebbene, pensate che innumerevoli sono le Galassie in un Cosmo. Pensate dunque a quale vastità vi sta attorno, e pensate che questa vastità diventa piccola perché il Cosmo fisico è piccolo rispetto alla totalità del Cosmo; cioè del Cosmo che comprende tutti gli altri piani di manifestazione (astrale, mentale, ecc., ndr).
Logos
Ora, questo incommensurabile Cosmo, che comprende vari piani di manifestazione, gravita attorno a questo centro ideale che è il Logos, nel quale si riassume tutta la vita del Cosmo; e le individualità, gli individui che nascono spiritualmente in questo spazio-ambiente cosmico, giungono a identificarsi con il Logos, con la prima Manifestazione dell’Assoluto in questo Cosmo, prima e ultima. L’Assoluto nella forma più svelata, se volete, che sia possibile abbracciare, alla quale sia possibile unirsi in questo Cosmo.
Vi ricordate quando più volte vi dicemmo che gli appartenenti a una razza i quali più velocemente evolvono, attendono gli altri negli alti piani spirituali? Cosa analoga è per il Cosmo: tutte le razze rimangono fuse nel Logos fino a che il Cosmo ha cessato la sua ragione di esistere e il riassorbimento è completato. E tutti assieme gli scaglioni di anime passano a unirsi – di fatto – con l’Assoluto per eccellenza.
Identificarsi con l’Assoluto è identificarsi con il Logos
Parlando di queste realtà i termini possono tradirci, eppure, oggi come oggi, non possiamo che parlare così per darvi una direttiva essenziale sulla quale si deve muovere la vostra comprensione. Dunque, identificarsi con l’Assoluto, oggi acquista un nuovo significato, una distinzione, per voi: per voi identificarvi nell’Assoluto significa, finché il Cosmo esiste ed è ancora manifestato, cioè non è consumata la ragione per la quale il Cosmo esiste, significa identificarsi con il Logos.
E significa egualmente essere “Uno col Padre”. Ma questo essere “Uno col Padre” avviene, di fatto, solo quando il Cosmo sarà completamente riassorbito, e allora tutte le individualità e gli individui che sono nati spiritualmente dalla manifestazione di quel Cosmo passeranno a essere uniti con l’Assoluto per eccellenza.
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La missione in altri Cosmi?
La vera ragione per la quale abbiamo parlato del Cristo era quella di sottolineare questo passaggio: ma non è tutto qui, v’è dell’altro. È possibile che questi individui, queste individualità, queste Essenze spirituali, che sono giunte a essere di fatto Uno con L’Assoluto per eccellenza, è possibile che siano manifestate in un altro Cosmo, che scendano, per parlare in senso figurato, che, per missione, vadano in un Cosmo?
In linea teorica ciò è possibile: intendo dire che se una entità, una Essenza spirituale che abbia raggiunto la sua massima evoluzione in un Cosmo, per una qualche ragione, parliamo per ipotesi, trovasse la necessità di manifestarsi in un altro Cosmo, niente e nulla vieterebbe questa manifestazione e, come giustamente avete detto, la incomunicabilità dei Cosmi non verrebbe meno in quanto che i Cosmi hanno una base comune, vi dicemmo, l’Assoluto. Ed è proprio da questa base comune che una Essenza spirituale scenderebbe, o salirebbe, in altro Cosmo ho detto. Ma perché ho detto: ciò è possibile teoricamente, ma di fatto non avviene? Perché non vi è questa necessità. Per quale necessità una Essenza spirituale dovrebbe manifestarsi in uno spazio-ambiente cosmico?
Manifestarsi sotto forma intendo di individuo incarnato? Non v’è questa necessità, né questa utilità, non dico possibilità, né questo si è mai verificato perché il Cosmo è uno spazio-ambiente autosufficiente nel quale niente viene a essere turbato, né niente ha bisogno di essere aiutato da un intervento diretto di chicchessia, purché questo “chicchessia” sia al di fuori del Cosmo. Però teoricamente sarebbe possibile. Dunque, per quale motivo allora il Cristo dovrebbe essere una Entità emanata dal Padre in questo Cosmo? Per fare che cosa, quando vi sono Maestri che possono svolgere la stessa missione? Maestri che hanno ottenuto la loro evoluzione in questa manifestazione cosmica?
Le gerarchie e loro sfere di azione
Noi vi parlammo di gerarchie, non dobbiamo qua formalizzarci. Ricordate quella precisazione che ha iniziato questo mio parlare: della vastità e delle incommensurabilità? Non riduciamo quindi quello che io sto dicendo a una piccola cosa. Le gerarchie fissano certe sfere di azione; ebbene cari, le sfere di azione dei Maestri che hanno ottenuto la loro massima evoluzione spirituale in questo Cosmo, prima che questo Cosmo cessi di essere manifestato e sia completamente riassorbito, hanno la loro sfera di azione in questo Cosmo.
Mentre la sfera di azione di coloro che sono passati a essere di fatto Uno con l’Assoluto per eccellenza, è l’Assoluto per eccellenza. E la manifestazione di un Cosmo può riguardarle come manifestazione in generale, ma mai come manifestazione all’interno, in particolare: per quella vi sono le Entità che sono identificate con il Logos, quelle Entità, possiamo dire, che hanno la loro sfera di influenza all’interno del Cosmo.
Per i dettagli di evoluzione cosmica, all’interno, vi sono le Essenze spirituali che sono identificate con il Logos. Mentre per la Manifestazione cosmica in senso lato, per un Cosmo preso nel suo complesso, vi sono le Essenze spirituali che hanno la loro sfera di azione nell’Assoluto per eccellenza.
Ecco dunque una nuova gerarchia della quale mai vi avevamo parlato; e per parlare della quale abbiamo dovuto, come si usa dire, volgarizzare l’argomento. Confidiamo, figli, che la vostra comprensione superi queste parole e penetri nel concetto vero e proprio. Non è quindi urgente giungere a questa comprensione, ma è importante che voi meditiate su quanto vi ho detto, anche se vi sembra che in queste parole il misticismo sia stato lasciato da una parte. Ciò che voi dovete fare in questo momento è concentrare la vostra attenzione su questo argomento. Dalla attenzione giungerà la conoscenza e dalla conoscenza vi auguro di passare alla comprensione. Dali, 6 Marzo 1965
La nascita virginea del Cristo
Ciò che vi ha detto la vostra Guida non ha bisogno, da parte mia, di un ulteriore chiarimento. Voi avete udito con quanta semplicità e chiarezza vi è stato parlato di questi argomenti così difficili. Certe filosofie orientali, certe scuole che si autodefiniscono come scuole che insegnano la scienza divina, interpretano la “nascita virginea” del Cristo nel senso sbagliato che ultimamente io vi proposi. Cioè il Cristo avrebbe ottenuto la Sua massima evoluzione in un altro Cosmo, e in questo Cosmo sarebbe stato emanato dal Padre per venire a salvare gli uomini di un pianeta che nella vastità, sia pure ristretta, fisica, di questo Cosmo, sparisce. Potenza della umana ambizione! Credere che sia necessaria una simile verità, una simile realtà, per salvare il genere umano! No, figli e fratelli: ciò non è vero. La realtà non è così, ma non è così non perché non può essere così, la possibilità vi sarebbe. Nessuna limitazione esiste per colui che si è identificato nell’Assoluto per eccellenza. Neppure questa. Ma non è così perché ciò non è necessario. E ciò che non è necessario, sul piano assoluto, mai avviene. Kempis, 6 Marzo 1965
Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo
Il centro ideale del nostro Cosmo è il Logos.
Cristo è il Logos di questo Cosmo.
Il concetto di Logos è sinonimo di Coscienza Cosmica, dopo la quale c’è la Coscienza Assoluta?