Dōgen, Busshō: il tempo della natura autentica è adesso 4 [busshō4.2]

La gente, nel passato e nel presente, continua a intendere l’espressione quando il tempo viene come se il tempo in cui si attua la natura autentica fosse sempre successivo del momento attuale.

Si afferma che, impostando la propria pratica in un certo modo, il tempo in cui la natura autentica si fa presente conseguirà in modo automatico. Finché non viene quel tempo, la natura autentica non si fa presente, anche se si va dal maestro per chiedere consiglio sulla via, anche se ci si ingegna nel cammino religioso. Il vedere così è ricadere nel polverone del mondo, è un inutile scrutare la Via Lattea. Tali persone, temo, sono seguaci dell’istinto naturale fuori della via.

Il dire aspirare a conoscere la vera forma della natura autentica, in concreto, è mettere in atto ora il conoscere la vera forma della natura autentica. Dire osservare la relazione del tempo reale è conoscere la relazione del tempo reale. Se aspiri a conoscere la natura autentica, sappi che questa è la relazione del tempo reale. Il dire quando il tempo viene significa già il tempo viene, non c’è spazio per nessun dubbio. Se c’è un tempo in cui viene il dubbio è: “Vieni e restituiscimi la natura autentica”.

Sappi che quando il tempo viene vuol dire non attraversare invano le 24 ore. Quando viene è come dire già viene. Se il tempo è compreso come quando il tempo verrà, allora la natura autentica non arriva. Invece, se è compreso come quando il tempo già viene, questo è la natura autentica che si fa presente. Questo principio si evidenzia da se stesso. Insomma non c’è mai stato un tempo che non sia per sua natura il tempo che viene, non c’è natura autentica che non sia la natura autentica che si fa presente.

Fonte: Busshō. La natura autentica, di Eihei Doghen. A cura di Giuseppe Jiso Forzani. Edizioni EDB, Bologna, marzo 2000.

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