I diversi livelli di comunicazione sui vari piani [CF77-Fr28]

[Sommario AI] La comunicazione nel mondo della percezione si basa sull’apparenza ed è mediata dai sensi, creando un ambiente percepito in modo simile da individui con gamme di sentire analoghe.

Esistono gradi diversi di sentire, che determinano sfumature soggettive nella percezione di un ambiente fisico comune.
La telepatia rappresenta una forma di comunicazione più diretta rispetto a quella sensoriale, pur rimanendo mediata da immagini mentali o emozioni.
La comunicazione nel piano akasico è totalmente diversa, caratterizzata da un’identificazione completa e senza intermediari, a differenza della comunicazione nel mondo fisico o telepatica. [/S]

Fonte: Il libro di François, Cerchio Firenze 77
Che comunicazione c’è nei mondi della percezione?

L’unica comunicazione che c’è nel mondo della percezione si fonda sull’apparenza. Vorrei aggiungere questo: coloro che hanno analogo sentire creano lo stesso mondo. Per esempio, coloro che hanno un tipo di sentire che va dal grado A al grado N sono legati nella loro espressione a certe limitazioni, che li conducono ad avere come finestre di comunicazione dei sensi (nel piano fisico i 5 sensi).

Dicendo così noi immettiamo in questi gradi di sentire, dei sentire diversi (cioè diversi individui di diverse evoluzioni, diremmo con il vecchio linguaggio); e voi infatti vedete che negli esseri che hanno un corpo fisico vi sono diversi gradi di sentire, diversi per evoluzione. Se invece diciamo che ogni sentire crea con le sue limitazioni il suo mondo, allora questo ambiente dovrebbe essere diverso per ciascuno; mentre gradi diversi di sentire conducono ad avere limitazioni strutturali comuni, per quanto attiene alla percezione-creazione: cioè ad avere i 5 sensi, e a essere degli uomini.

Ecco, fra gli uomini (che rientrano tutti in quelle certe gamme di sentire per cui percepiscono tutti lo stesso ambiente fisico e lo creano in modo analogo) vi sono poi le diverse sfumature di sentire, in virtù delle quali ciascuno, ovviamente, crea il suo personale soggettivo all’interno di un ambiente fisico comune a tutti. Il personale soggettivo cambia da uomo a uomo, da individuo a individuo, pur rimanendo la base comune, perché rientra in quella gamma di sentire legata ai cinque sensi.

Ora, in questo ambiente, l’unica maniera di comunicare rimane sempre molto, molto all’esterno, se ci pensate bene, in quanto avviene attraverso la percezione, e rimane sempre un percepire ciò che appare, e non ciò che è realmente. Essendo basata sempre sull’apparenza, è una comunicazione mediata, non diretta come è nel piano akasico. C’è sempre di mezzo qualcosa.

C’è poi un tipo di comunicazione che fuoriesce dal mondo più grossolano della percezione perché si serve di un intermediario più sottile, un poco più vero: ed è la telepatia.

E qui c’è tutto il discorso dell’atmosfera psichica. Il mondo dell’uomo, cioè, non è fatto solo dal suo corpo fisico; se si mettono due corpi fisici l’uno accanto all’altro, non ci sono solo i due corpi fisici, ma si mettono vicine anche due psiche, che hanno una loro radiazione, qualcosa che fuoriesce dai limiti dei corpi fisici. E c’è la possibilità, ad esempio, di comunicare attraverso il pensiero; oppure attraverso l’emozione. Voi conoscete casi di contagio psichico, quando si origina una paura collettiva e tutta una folla impazzisce di paura per una cosa inesistente.

Ecco, ci sono tutte queste possibilità, diciamo, telepatiche. In quei casi non vi è mai una identificazione come è nel piano akasico, cioè senza intermediari, ma è qualcosa di più diretto di quanto vi sia attraverso la parola, la gestualità o le altre forme di comunicazione proprie del piano fisico.
C’è ancora l’intermediario, l’immagine del pensiero (perché non dimentichiamoci che anche il pensiero è un’immagine), ma è pur sempre qualcosa di più diretto. Anche quando vi è una comunicazione di emozioni, è sempre un suscitare nell’altro qualcosa di simile alla propria emozione, non è mai comunicare la propria emozione all’altro; non è mai un’unione come invece è nel piano akasico, nella identificazione, che è diventare un solo essere ed è quindi una comunicazione totale, una vera e propria comunione.

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Natascia

In virtù dei sensi comuni ad ogni essere, si crea la stessa realtà. All’interno di questa, ogni individuo si differenzia per capacità di sentire. Quando il sentire è simile, avviene la comunione di sentire. Comunione possibile perché non ci sono intermediari, né il pensiero, né le emozioni.

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