Cristo-Cerchio Firenze 77/97: sappiate trattare i vostri simili

Significa essere intimamente convinti e consapevoli che i vostri simili sono voi stessi. Amateli e sappiateli comprendere e soprattutto sappiateli “trattare”. Il Cristo sapeva comprendere e “trattare” gli uomini che erano, del resto, suoi simili.

C’è un errore che deriva da un mal compreso misticismo. Ed è quello di credere che amare gli altri significhi dare tutto agli altri, nel senso di “sfruttamento” da parte degli altri. Ebbene, non è così; il vero mistico, colui che veramente ama i suoi simili, dà a essi quello di cui essi hanno bisogno, non di più.

Colui che ama gli animali, veramente, comprende gli animali, non farebbe loro un torto né un danno, ma nello stesso tempo, se sono feroci, li tratta come la loro condizione impone che essi siano trattati. Così dei vostri simili, certo in misura minore.

Amateli veramente, profondamente, realmente, nell’intimo vostro e sappiate comprenderli, ma sappiate anche “trattarli”, nel senso di difendervi da essi quando occorra. Ricordatevi l’insegnamento evangelico: “Siate candidi come colombe e astuti come serpenti”. Questo significa, figli: “Non gettate le vostre perle ai porci”.

Non date ciò che il vostro amore, quando veramente c’è, esiste, è realizzato in voi, vi spingerebbe a dare, se questo donare non rappresenta una utilità per i vostri simili. Perché non solo l’amore e la bontà dovete saper conquistare, ma anche dovete imparare ad agire, a essere giusti con i vostri simili; a comportarvi in modo che dalla vostra vicinanza loro abbiano una qualche utilità, un qualche insegnamento, un qualche vantaggio reale, spirituale.

Non il soddisfacimento dei loro capricci o il soddisfacimento della loro pigrizia, della loro ambizione, della loro sete di potere o di possesso e via dicendo.
Quindi io vi auguro che sappiate trovare dentro di voi tanto amore per comprendere i vostri simili, ma nello stesso tempo che sappiate trovare tanto discernimento da saperli “trattare” ed essere “giusti” con loro. Dali, 25 Maggio 1972

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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Natascia

Siate più giusti che buoni. Parole da stampare nei neuroni, direbbe uma.

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