Via della conoscenza: il guazzabuglio interiore 6

[Sommario IA] La messa in crisi della struttura mentale tramite la Via della Conoscenza può inizialmente aumentare la percezione del “guazzabuglio”, ma successivamente può rivelare un ordine sottostante.
Il “guazzabuglio” persiste finché ci si identifica con una struttura mentale, anche se le sue caratteristiche cambiano.

Il “guazzabuglio” è amplificato dalla scomposizione delle strutture mentali causata dall’imprevedibilità della vita e dai “lampi” di esperienza trascendente.
Superare il “guazzabuglio” richiede di abbandonare l’idea di una mente attiva che controlla la vita, e di “giocare” con essa accettando l’imprevedibilità. [/S]

Fonte: Via della conoscenza, comunicazioni fondanti riviste e aggiornate nel 2024.

    Una voce: Qualora un individuo si lasciasse mettere in crisi dal contro-processo della via della Conoscenza, e poi analizzasse se stesso, secondo voi il guazzabuglio che lui vede nella vita aumenta o diminuisce?

   Un partecipante: Secondo me vede più guazzabuglio.

   Una voce: Intendi maggior guazzabuglio di quanto prima egli vivesse e dal quale si proteggesse? Attenta, quando la struttura mentale di un uomo viene ripetutamente messa in crisi dalla via della Conoscenza, lui incomincia a vedere un ordine dove prima credeva di subire continui assalti da parte del guazzabuglio.

   Un partecipante: Io penso che si ha sempre a che fare con la mente che continua a proporre guazzabuglio dopo guazzabuglio. Finché c’è la mente, c’è sempre il guazzabuglio.

   Una voce: Nella messa in crisi, l’uomo incomincia a capire, che oltre quel guazzabuglio che lui vede, c’è un ordine, anche se non riesce a definirlo. Finché vi identificate in una struttura mentale, l’idea di guazzabuglio persiste, anche se dentro di voi possono mutare le sue caratteristiche. Ma l’essere messi a nudo dalla via della Conoscenza e assistere al presentarsi casuale di lampi, che nascono e muoiono e che sono eccedenza, rendono il guazzabuglio ancora maggiore perché vengono profondamente scompaginate le strutture del proprio mondo mentale.

Questa vi sembra una contraddizione, perché voi siete convinti che, nel contro-processo, la mente sia costretta a mollare la presa e si consegni a quel mistero che non le appartiene. Illusoria immagine che rende la mente un soggetto attivo, capace di fare delle scelte. Siete voi i creatori di quella struttura e siete voi che vi identificate in essa; quindi è solo vostra la scelta di mollare la presa, cioè l’identificazione cieca in una struttura concettuale, e lasciarvi invadere dal mistero.

   E allora, dentro il complicarsi e l’acuirsi del guazzabuglio, che attribuite all’imprevedibilità del presentarsi della vita, come potete incominciare a riconoscere che è insito in esso ciò che mai vi appartiene e che attraverso il guazzabuglio può farvi incontrare ciò che realmente esiste, ma che esorcizzate? Giocando!

Ma se state dentro la via della Conoscenza con le vostre pesantezze, i vostri timori e le vostre pretese, a ogni inasprimento del contro-processo crescono in voi guazzabuglio, confusione e difese, e quindi non entrate in un rapporto con noi voci che consenta l’apparire di un ordine diverso dentro il guazzabuglio. E qual è l’ordine diverso che può apparire, ma solo quando voi incominciate a sentire, nel procedere del contro-processo della via della Conoscenza, un moto interiore che vi conduce a giocare con la vita?

   Un partecipante: Forse con il giocare con la vita si intende un atteggiamento?

   Una voce: No, uno stare in ciò che accade e che vi crea confusione, perché non sapete dare risposte alle tante domande che si affollano in voi.

   Un partecipante: Forse il punto allora è non cercare le risposte?

   Una voce: No, è diventare consapevoli che qualsiasi risposta ci si dia non chiude la partita, ma semplicemente la sposta avanti. Qualcosa può sorgere in ciascuno quando si insinua dentro di lui la prospettiva di leggerezza del gioco – che non è disinteresse o sottovalutazione – che investe qualsiasi fatto accada nel quotidiano.  

Voi cercate continuamente un legame fra ordine o chiarezza e guazzabuglio, però ogni volta che volete chiarezza si presenta un guazzabuglio, e così restate sempre delusi e continuate a credere che guazzabuglio e chiarezza od ordine siano talmente antitetici che soltanto al dissolversi del guazzabuglio possano apparire. Continua…

  

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Catia Belacchi

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