Cristo-Cerchio Firenze 77/98: la consacrazione del pane e del vino

Prese il pane, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: prendete, mangiatene tutti.
E dopo cena prese il calice del vino e disse: bevetene tutti, fate questo in memoria di me. Così questa comunione vi unisca nel trionfo del vero, del giusto, dell’amore, dell’esistenza. Pace a tutti. La Voce, 3 Maggio 1973

La pace sia con voi e con tutti gli uomini, figli cari. Ciò che dovrete fare, lo capirete. Chi vorrà farlo, s’intende. Pace a tutti voi. Dali, 3 Maggio 1973

Riaccesa una debole luce, davanti alla poltrona occupata dal medium, a terra distinguemmo a fatica, non credendo ai nostri occhi, una tovaglietta rettangolare con due degli angoli opposti rimboccati in sotto così da farla diventare esagonale, forse un simbolo, e posati su di essa un pane di forma ovoidale e un calice trasparente che conteneva due dita di vino del colore del porto; vicino al lembo rimboccato della tovaglietta un tovagliolino triangolare. Tovaglietta, tovagliolino e bicchiere appartenevano ai padroni di casa, ma il pane e il vino costituivano i più eccezionali apporti che si potessero immaginare! Un forte profumo orientale si era diffuso nell’ambiente durante la presenza dell’Entità sconosciuta comunicante (La Voce).

Disse il Cristo: “Quando alcuni di voi sono riuniti nel mio nome, io sono colà”. Così sempre quando vi riunite noi siamo presenti alle vostre discussioni e a volte, come questa sera, possiamo intervenire, altre volte no. Ma sempre, quando le riunioni sono fatte nell’intento di meglio comprendere l’insegnamento, chiarire quello che vi abbiamo detto, noi non possiamo fare altro che seguirvi. Dali, 6 Dicembre 1973

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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