Lo sguardo non regge la tragedia di Parigi: gli spari, i morti, il sangue sono troppo.
Troppo vicini.
Troppo assurdi.
Troppo ingiusti.
Lo sguardo regge meglio la quotidiana macelleria siriana, afgana, libica.
Lo sguardo si distoglie senza troppa fatica dai morti affogati nel mare in fuga dagli orrori delle loro case, delle loro terre.
Lo sguardo nostro dimentica facilmente ingiustizie e soprusi che in questo momento non mi va di elencare ma che, se non siamo ciechi, o stupidi, non possiamo non tenere in conto nel valutare le cause dell’orrore di Parigi.
Bisogna ricordarsi che l’occidente ha depredato per secoli quello che noi oggi chiamiamo terzo mondo. Bisogna sapere che le religioni hanno contribuito a dividere l’umanità. Bisogna rendersi conto che esiste una regia occulta che vuole tenere il mondo in continua tensione. Bisogna che ognuno capisca i propri comportamenti indotti dal mondo che ci circonda e cosa fa sorgere in noi la paura e la rabbia.