Terremoto, simbolo, karma

Chiede Nadia attraverso la sezione Domande e Risposte: Giorni fa, ho letto che la terra, Gaia, periodicamente ha bisogno di purificarsi, di guarire dalle ferite che l’uomo le infligge. In quanto coscienza divina, Gaia si ripulisce e lo fa attraverso quelle che noi definiamo calamità naturali. Non so se questo corrisponde al vero, ma oggi, in questo giorno di terremoto, anche queste frasi lette mi hanno risuonato. Qual è la simbologia di questo evento?
La tesi che Nadia ha letto porta con se lo sguardo e i linguaggi del mondo New Age, qualcosa di decisamente lontano da noi per approccio e visione; non commenterò dunque quelle tesi e mi limiterò ad un tentativo di analisi del simbolo.
1- La natura delle forze che generano il sisma: Rudolf Steiner dice in merito cose interessanti, purtroppo è da tanto che non lo leggo e non sono in grado di riferire la sua visione senza approssimare troppo.
Mi sembra ragionevole affermare che tra l’attività vitale del pianeta e quella delle persone vi sia una relazione: i processi esistenziali di un popolo, o di popolazioni abbastanza estese, possono avere una influenza sull’organismo terra, e viceversa, naturalmente.
Se tutto è finalizzato alla comprensione delle coscienze, non può che esserci una relazione tra i processi esistenziali di coloro che sono coinvolti direttamente, o indirettamente, e l’attivarsi nel pianeta di certe forze e manifestazioni.
2- Coloro che sono periti, o feriti, nel sisma – sempre postulando che tutto avviene perché necessario alle coscienze e inquadrato nel loro progetto – sono andati incontro ad una esperienza certamente dolorosa e devastante ma, evidentemente, se è accaduta, necessaria ed importante nel complesso del loro procedere esistenziale.
3- Coloro che hanno perso la casa e tutti i propri beni, certamente hanno la necessità di vivere questa esperienza di perdita che li condurrà, nel tempo, ad interrogarsi sulla relazione che avevano con le loro cose, le loro certezze e il desiderio di controllo sulle loro esistenze.
4- Tutti coloro che si attivano generosamente per soccorrere ed essere di aiuto, hanno la possibilità di manifestare il proprio compreso e di affinare il non compreso.
5- Coloro che non si attivano, hanno la possibilità di divenire consapevoli della propria refrattarietà e delle ragioni che la generano, se lo vogliono.
6- Coloro che governano quei territori e l’intera Nazione, hanno l’occasione di interrogarsi sulle opere di prevenzione attuate e sulla volontà, perseguita o meno nel tempo, di rendere stabile e sicuro il patrimonio architettonico.
7- Il popolo intero, e ogni individuo, ha l’occasione per interrogarsi sia sulla portata esistenziale del sisma, che sulle inefficienze, sulle ottusità, sugli egoismi che sono alla base di tanto danno sicuramente contenibile, se si fosse provveduto per tempo e con discernimento a ristrutturare i centri storici con i dovuti criteri antisismici.
Certamente nulla di quanto è accaduto, e riverbererà nell’arco dei prossimi anni, è leggibile e interpretabile senza tenere in conto la legge del karma che ad ognuno assegna le scene necessarie alla propria personale trasformazione.


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3 commenti su “Terremoto, simbolo, karma”

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