Perfezionismo. Dizionario del Cerchio Ifior
Il perfezionista è colui che cerca, a tutti i costi, anche contro ogni logica, ogni ragione, ogni sensibilità talvolta, di arrivare a mettere a posto anche il più piccolo pelo nell’uovo.
Ciò può essere originato dal tentativo di apparire ed essere perfetto, ma può essere anche indicatore dello sforzo fatto per cercare di avere tutta la realtà incasellata al posto giusto.
Ovviamente, non è riferibile semplicemente a com’è la persona ma anche a come la persona vive la vita e vive i fatti che la circondano. Il perfezionista può anche essere semplicemente – ripeto – quello che osserva la sua vita, quello che sta vivendo, e che cerca di «schedare» tutto quello che gli succede e metterlo in un ordine, in una successione logica, in modo tale da avere tutto sotto controllo e tutto legato da un filo unico che lui può riconoscere e ripercorrere nel modo migliore possibile. Un tentativo, in definitiva, di possedere il controllo della sua vita.
Certamente, potrebbe indicare la paura dell’Io di perdere il controllo, ma cerchiamo di non essere sempre e solo negativi nell’osservare le cose e consideriamo che potrebbe essere, invece, un metodo per cercare di arrivare a comprendere il Tutto, ad esempio; di arrivare a vedere la logica che unisce il Tutto attraverso questo passaggio di piccole perfezioni da una cosa all’altra.
Senza dubbio è un metodo eccessivo e troppo poco flessibile per poter essere adattato a ogni circostanza che si presenta ma, in fondo, è una via come un’altra e alla sua fine – ci ricordano le Guide– c’è sempre e comunque la meta comune, ovvero la comprensione e il ricongiungimento consapevole col divino.
Dal volume del Cerchio Ifior, Dall’Uno all’Uno, Volume secondo, parte prima. Edizione privata