Misticismo, religione, sentire. Dizionario del Cerchio Ifior
Secondo le Guide il misticismo è uno stato di coscienza, «è», semplicemente, senza un perché e senza un percome.
Proprio per questo motivo risulta difficile definirlo con precisione. Certamente non è, per forza di cose, il parlare con aria ispirata di Dio, della Madonna, dei Santi e via dicendo: troppo spesso si sente qualcuno definirsi tendente al misticismo perché è (o si ritiene) molto religioso.
A ben vedere il misticismo con la religione non ha necessariamente un legame di qualche tipo, è più avvicinabile al senso di religiosità che l’individuo sente in sé (aldilà di qualsiasi etichetta religiosa di qualsivoglia tipo) nel momento in cui sente fluire dentro di sé l’essenza del divino.
Messaggio esemplificativo (1)
Le religioni sono molte sul vostro pianeta. Sono state molte e restano ancora molte oggi. Il Cristianesimo indubbiamente è una delle religioni più dolci che siano esistite, una delle religioni più belle, con gli insegnamenti più facili da comprendere da chiunque, proprio perché esposti, all’origine, in una forma adatta alla semplice cultura delle persone che ascoltavano. Ed è bello per questa sua semplicità. Purtroppo, ahimè, si è trasformata col tempo in una religione che di semplice non ha più nulla. Non soltanto, ma il pastore di pecore è diventato col tempo un guerriero di Dio. Avete mai pensato a questo, creature? La religione cattolica ha fatto diventare l’insegnamento di pace, di fratellanza e di amore universale qualcosa che mette, invece, in mano ai suoi fedeli delle armi per combattere, per combattere gli altri, le religioni dissidenti, per combattere (che so io) anche soltanto Satana, questa ipotetica figura che, una volta ogni tanto, in qualche mente senile, per essere gentili, si ripresenta all’umanità.
Voi direte: ci sono problemi e difetti anche nelle altre religioni! Certamente, questo è fuor di ogni dubbio. Tuttavia le altre religioni hanno un pregio che la religione cristiana attuale non è riuscita a mantenere, ovvero la semplicità. Pensate alle altre religioni che esistono, quelle quanto meno di un certo valore spirituale, e vedrete che nei secoli e nei millenni sono rimaste costanti nel loro presentarsi al mondo, non hanno mai avuto l’ansia di fare grandi proselitismi, di arrivare in qualche modo ad essere le uniche depositarie della verità.
Solo per questo, creature, e anche per il fatto che, culturalmente, è la religione più vicina a tutti voi, mi soffermo spesso a indicarvi certe cose ironico-divertenti che qua e là costellano il cammino dell’attuale cristianesimo, diciamo così, anche se ormai chiamarlo cristianesimo forse non potrebbe neppure avere più tanto senso. Scifo
Nel venirvi a parlare di Dio noi non vogliamo indurvi ad essere forzatamente mistici: il misticismo è qualche cosa che l’individuo ha al suo interno ad un certo punto della sua evoluzione. Ed è tanto facile, invece, volersi convincere a tutti i costi di essere mistici, e, quindi, dimenticarsi che la propria realtà e la propria evoluzione, di mistico non possiedono ancora quasi nulla.
Quanti uomini si nascondono dietro parole che ritengono divine o sante, e dimostrano ad ogni piè sospinto che queste parole servono loro soltanto come scusa, come paravento per giustificare quelle che sono le loro passioni.
Il vero mistico è colui che non ha bisogno di parlare, di dire, perché si sente già talmente unito a Dio che ogni suo atto, ogni sua espressione, ogni suo modo di essere, anche un suo silenzio, parlano da soli. Rodolfo
Poi, in fondo, se è vero, fratelli, che Dio esiste in tutta la realtà che vi circonda, e se è vero che misticismo significa sentire un afflato insopprimibile verso la divinità, allora bisogna anche comprendere che il mistico può anche essere semplicemente una persona che ama la vita, ama la realtà, ama i suoi simili, ama ciò che lo circonda, dalla più piccola cosa alla più grande, in quanto, amando tutte queste cose, in realtà, egli già ama Dio, egli già manifesta il suo misticismo. Billy
Se, nei secoli, nei millenni dell’uomo, tutti coloro che hanno parlato di Dio facendo spesso una grande confusione tra Dio e le religioni, se tutti costoro, dicevo, fossero stati veramente dei mistici, certamente il loro esempio sarebbe stato tale da modificare radicalmente la vostra società. Ben pochi, invece, nei secoli, sono stati coloro che veramente vivevano un vero misticismo.
Queste poche persone, questi pochi individui, questi pochi esseri che sono diventati talmente famosi da essere conosciuti dall’intera umanità, sfuggono in realtà alla comprensione di coloro che si accostano a ciò che essi sono stati.
Comprendete figli che il vero misticismo, il vero sentirsi attratti in modo quasi insopportabile dal richiamo di Dio, non può essere veramente compreso se non da chi, lui stesso, avverte lo stesso richiamo. Certo, chi osserva il vero mistico può restare colpito dalle sue parole, dalle sue espressioni, da quell’atmosfera di dolcezza che magari emana intorno a sé, tuttavia non può parteciparvi, può soltanto, come quasi sempre succede, cercare di imitarla nella speranza più che altro di essere considerato alla stessa stregua di coloro il cui giudizio gli importa.
È per questo motivo che il misticismo, in fondo, non viene mai veramente compreso ed anche coloro che cercano di studiarlo proprio per il fatto di avvicinarsi ad esso razionalmente, di comprendere razionalmente ciò che razionale, secondo la razionalità umana, non è, non potranno mai arrivare a classificarlo e a comprenderne la vera essenza. Moti