[…] La via della Conoscenza mette al centro una forma tipica di azione che perde di vista l’agente, anche se continua a essere evidenziato il tentativo della vostra mente d’interpretare l’azione, ridefinendola, e di piegarla costantemente a sé.
Il vostro incontro con il mondo, quindi con la vita, si realizza attraverso il succedersi di azioni, perché avete un corpo che vi limita spazio/temporalmente, permettendovi di fare prima un’azione e poi un’altra, comunque agendo. Quindi l’azione rappresenta il vostro modo di stare nel mondo, anche se voi credete che, invece, venga rappresentato da come vi vivete le azioni che fate.
Questo lo fate attraverso il pensiero, col quale create immagini che vi collocano sempre al centro di un mondo ‘per voi’; questo è anche quel che fate nell’amore come dono, che per voi tutti rappresenta l’azione principe nella via interiore. Perché è soprattutto lì che voi ritenete che l’azione principale sia manifestare e offrire amore, un amore che considerate degno solo se vi private di qualcosa per darlo ad altri.
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Però oggi, scavando dentro i vostri convincimenti, e svuotandoli in parte, vi portiamo a scoprire che, nonostante voi crediate che l’azione parta da voi per realizzare il dono, c’è una forma tipica di azione che si costituisce unicamente attraverso l’agire compiuto da voi e dall’altro, ma travalicando entrambi.
La via della Conoscenza vi dice che al di là di voi, pur partendo dall’azione compiuta da voi che incontra l’azione compiuta dall’altro, si costituisce un’onda che è moto casuale che coinvolge altri esseri animati e inanimati.
Questo significa che le azioni d’amore messe in campo si costituiscono coniugando insieme i tanti esseri – partecipi in quel momento – secondo un’onda che trascende ciò che quei singoli esseri hanno in animo di produrre. È questa la visione che si presenta agli occhi di chi adotta un modo diverso dal vostro di leggere ciò che accade.
Quell’onda dell’agire non vi appartiene, è un moto ingovernabile. L’azione che prende spunto da voi – e cioè il vostro dare amore o il vostro offrire un dono – è semplicemente messa in moto e sollecitata dall’agire che è parte integrante del divenire. Perché ciò che agisce è un moto non governato o imbrigliato da pensieri e da emozioni che l’umano tenta di dirigere, ma attraversato da stati disconnessi, ai quali la vostra mente si affretta a dare un proprio senso, connettendoli. L’azione dell’amore-dono vi appare caotica e disordinata, perfino assurda se pretendete che l’offerta nasca dall’azione compiuta da voi e collegata all’azione di risposta da parte dell’altro.
Quindi, quando ritenete che le azioni che mettete in campo producano quei risultati già previsti nella vostra mente, state solo guardando a voi stessi e al vostro protagonismo come centro di un mondo ‘per voi’, e mai alla vita come realtà che può insidiare tutto questo vostro processo interiore.
Ma quando lo sguardo si pone consapevolmente sul farsi dell’azione, allora si può capire quanta pretesa ci sia nello strutturare un’azione in cui si esige sempre che i conti vi tornino, poiché non siete in grado di considerare ogni azione come moto gratuito della vita.
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In merito alla via della Conoscenza: quel che le voci dell’Oltre ci hanno portato non sono degli insegnamenti, non sono nuovi contenuti per le nostre menti, non sono concettualizzazioni da afferrare e utilizzare nel cammino interiore. Sono paradossi, sono provocazioni o sono fascinazioni, comunque sono negazioni dei nostri processi conoscitivi e concettuali.
Non hanno alcuno scopo: né di modificarci e né di farci evolvere. Creano semplicemente dei piccoli vuoti dentro il pieno della nostra mente. Ed è lì che la vita parla.
Per qualsiasi informazione e supporto potete scrivere ai curatori del libro: vocedellaquiete.vaiano@gmail.com
Download libro, formato A4, 95 pag. Pdf
Indice dei post estratti dal libro e pubblicati
Abbreviazioni: [P]=Prefazione. [V]=Vita. [G]=Gratuità. [A]=Amore.
Le varie facilitazioni di lettura: grassetto, citazione, divisione in brevi paragrafi sono opera del redattore: i corsivi sono invece presenti anche nell’originale.
Se ho ben compreso, l’azione è Amore in atto e travalica l’intenzione dei protagonisti, abbracciando tutti gli esseri.
Che cos’è la Vita? Uno stato di disconnessione costante, di frammentarietà.
L’umano che non ne contempla la perfezione e l’unitarietà si affretta a fare, a porre e rivendicare il proprio sigillo.
1+1=3
Quest’alchimia di cui solo l’Amore è capace, aldilà di ogni aspettativa o pretesa, opera.
Non se ne ha nessun merito.
Tutto ciò mi dà la percezione di quanto sia limitato l’umano e di quanto siamo immersi in qualcosa di più vasto che rende il senso di giustizia universale.
Un passo indietro.
Più faccio un passo indietro e più la vita può essere.
Lo sto sperimentando ogni giorno. Per procedere? Un passo indietro.
La danza del gambero.