L’affidabilità del discepolo in una Via

Quando il discepolo di una Via viene sentito come affidabile?
Quando risponde a una domanda, a una richiesta?
No, quando c’è a prescindere dalla richiesta, prima che gli venga avanzata.
Quando chiede ed è propositivo, e così attiva il circolo virtuoso dell’energia e della relazione.

Un discepolo è sentito affidabile, soprattutto se è già un monaco, quando è una pietra della colonna che sorregge la comunità: pietra consapevole, pietra che non viene meno, che ‘è’ la colonna e lo è consapevolmente, interamente, attivamente e in ogni momento.
Un discepolo capace di questa affidabilità, non va di certo stanato, e di norma non ha da rimproverarsi qualcosa.

Egli ‘è’ la comunità, ‘è’ la Via.
Una carenza di questi discepoli rende il procedere periglioso, questa è la ragione per cui chi guida dedica ogni cura nel creare un nucleo affidabile.

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3 commenti su “L’affidabilità del discepolo in una Via”

  1. “Quando il discepolo di una Via viene sentito come affidabile?” Quando in un certa qual misura è interno al sentire del Maestro. “Egli ‘è’ la comunità, ‘è’ la Via.” Egli, in quanto interno a quel sentire, fa esperienza di non essere un “io” ma un “noi”: portatore della vibrazione del comune, antenna tra altre antenne.

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